Pesaro: violentava le due figlie piccole della moglie, condannato a 7 anni

“Lo dico alla mamma, vi abbandono, finirete in mezzo alla strada”: queste le parole che due bambine, nel corso degli anni, avrebbero dovuto ascoltare, e accettare, da un uomo di 35 anni che aveva appena sposato la loro mamma. Un uomo, un elettricista originario di Bari, che avrebbe iniziato a violentarle da che avevano solo undici e nove anni. Le due sorelline per molto tempo sarebbero state costrette a subire la violenza del patrigno, in silenzio e sotto ricatto. La loro mamma non si sarebbe mai accorta di nulla almeno fino allo scorso anno. Della brutta storia finita poi in un’aula di tribunale ne parla il quotidiano Il Mattino. Una storia di abusi che avrebbe anche portato la più grande delle due sorelle a restare incinta per ben due volte. In entrambi i casi la ragazzina è andata in ospedale per abortire. Ai medici aveva detto che era rimasta incinta dopo aver avuto dei rapporti con un giovane della sua età, ma loro non le avevano creduto. E così la storia della sua famiglia era finita sul tavolo della Procura di Pesaro.

L’uomo scoperto dalla moglie lo scorso anno: arrestato e processato

Ma nel frattempo quella famiglia era sparita andando via in Puglia. I fatti risalgono al 2008 e ora, a sei anni di distanza, l’uomo oggi 41enne accusato di aver violentato le due figlie della moglie è stato condannato a sette anni e mezzo di reclusione per violenza sessuale dal gip Lorena Mussoni. Il processo si è svolto con rito abbreviato. L’uomo è stato fermato nell’agosto dello scorso anno, quando la moglie lo ha scoperto mentre aveva un rapporto sessuale con una delle due figlie nella tenda da campeggio. Erano tutti in vacanza. L’uomo è stato dunque arrestato e processato e i figli – nel frattempo ne aveva avuti due dalla moglie – sono stati affidati a una comunità. A entrambi i genitori è stata tolta la patria potestà.