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Perugia, accoltella due giudici in tribunale: arrestato 53enne

L’uomo, per motivi ancora ignoti, è entrato nell’edificio di piazza Matteotti armato di coltello e ha aggredito due giudici, un uomo e una donna. Si tratterebbe di un 53enne di Spello. Sul posto, anche il sindaco Romizi. Traffico in tilt per agevolare i soccorsi.
A cura di Ida Artiaco
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Paura nella mattinata di oggi, lunedì 25 settembre, in un'aula del Tribunale di Perugia, in piazza Matteotti, dove un uomo armato di coltello ha aggredito due giudici della Sezione Civile. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l'aggressore avrebbe tentato di colpire la giudice Francesca Altrui, che si trovava nel suo ufficio, minacciandola alle spalle con un coltello, ma il presidente del tribunale, Umberto Rana, sentendo le urla della collega, è poi intervenuto nel tentativo di evitare l'aggressione. Quest'ultimo è stato colpito al fianco. Entrambi i feriti sono poi stati trasferiti all’ospedale Santa Maria della Misericordia. Durante l'aggressione è rimasto ferito anche un ausiliario che è intervenuto per cercare di aiutare i due togati. Sul posto polizia con la squadra mobile, carabinieri, finanza e due ambulanze del 118, è arrivato anche il sindaco della cittadina umbra, Andrea Romizi. L'uomo, responsabile del fatto, secondo quanto apprende l'Ansa, è già stato arrestato.

Si tratterebbe di un 53enne di Spello, rimasto anch'egli lievemente ferito. Ancora ignoti sono i motivi del suo gesto. L'assalto, dunque, non sarebbe avvenuto nel corso di una udienza fallimentare, come era stato diffuso dalle prime indiscrezioni. Disagi anche per i cittadini, in quanto il traffico è rimasto bloccato lungo via Baglioni per consentire i soccorsi. Le auto vengono ancora deviate in piazza Italia e tornano indietro lungo viale Indipendenza. Intanto, è anche polemica sulla scarsa vigilanza all'interno del tribunale. Anche altri giudici presenti hanno denunciato come nell'edificio di piazza Matteotti manchi qualsiasi tipo di controllo. A tal proposito è intervenuto anche il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, che ha disposto verifiche sui sistemi di sicurezza del tribunale.

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