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Perde l’uso della parola a causa di un incidente, dopo 7 anni torna a parlare e cantare

La vicenda è avvenuta a Fossano, provincia di Cuneo, a raccontare i dettagli della guarigione di Alex sono lo stesso paziente e i medici del centro Puzzle di Torino al quotidiano torinese La Stampa.
A cura di C. M.
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L'ippocampo è deputato alla formazione della memoria a lungo termine

A causa di un incidente stradale avvenuto molti anni fa, Alex aveva perso la funzionalità di metà cervello. Dell'emisfero sinistro, per la precisione, quello che controlla la parola. Per sette anni Alex ha sofferto, quindi, di afasia da trauma, ovvero ha perso l'uso della parola a causa del trauma cranico subito nell'incidente. Alex non era in grado quindi di strutturare frasi di senso compiuto, di intavolare un discorso, di cantare. Emetteva solo suoni privi di senso, che però gli permettevano di segnalare a chi gli stava accanto di cos'avesse bisogno, se di mangiare, bere, esprimere emozioni. Chi lo conosceva, aveva imparato a comprendere quei segnali che altre persone non avrebbero mai capito. Con il tempo, e grazie alle lunghe sedute di logopedia e neuropsicologia cognitiva, Alex è improvvisamente tornato a parlare. Non solo l'italiano, ma anche il romeno, lingua che aveva appresa quando ancora era un bambino.

"Non posso fare sport a causa del bastone, ma ho fatto un corso di teatro e mi piace cantare", racconta a La Stampa. Alex ha quindi imparato di nuovo a parlare e a camminare, nonostante dopo l'incidente fosse considerato quasi impossibile il recupero delle funzionalità perse. "Ero molto preoccupato di non farcela", ammette Alex, mentre anche sua mamma, la signora Tanza, racconta: "Nessuno si sarebbe mai aspettato questi successi. Mio figlio era dato per spacciato. Quando si è svegliato dal coma non ci avevano dato nessuna speranza. E invece da allora ha fatto passi da gigante: cammina, anche se con una stampella, ed è tornato alla vita: lo scorso 5 giugno è salito per la prima volta su un palco nel suo primo saggio teatrale, ora lo abbiamo iscritto a canto, altra sua passione". Un percorso molto lungo e difficile, che però ha dato i suoi frutti: i medici del centro Puzzle di Torino, che lo aveva in cura negli ultimi anni, sostengono che la chiave del successo di Alex stia nella sua grandissima forza di volontà: "Le nostre tecniche di riabilitazione sono state le stesse utilizzate per gli altri pazienti. Ma con lui è andato diversamente: man mano che re-imparava le parole in italiano – l’unica lingua utilizzata per la riabilitazione – riaffioravano alla mente anche quelle in romeno, la lingua che aveva imparato da piccolo", spiegano i medici del Puzzle.

"Tutti noi sappiamo che gli emisferi del cervello sono collegati tra loro: quello di sinistra, detto dominante, ha le aree deputate alla funzione del linguaggio ed a tutte le funzioni intellettive superiori. E il suo danno era così importante da aver compromesso l’articolazione di ogni vocabolo. Ma il suo recupero ha dimostrato come in seguito a una cerebrolesione è fondamentale continuare ad esercitare anche le funzioni linguistiche normalmente processate dalle aree di sinistra, non più funzionanti", concludono i medici.

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