Perché sbadigliamo? Uno studio rivela: è attrazione sessuale
Lo sbadiglio è uno degli atti involontari del nostro corpo. Un atto fatto di due fasi "inspirazione" e "espirazione" compiute a "bocca aperta". Un'azione che ripetiamo circa 7-8 volte al giorno, 220mila volte nell'arco di un ciclo vitale. Già nella pancia il feto compie contrazioni simili ad uno sbadiglio. I fattori scatenanti possono essere vai: noia, fame, sonno ma, secondo uno studio del 2012, ci sarebbe anche una correlazione tra lo sbadiglio e l'attrazione sessuale.
Lo studio dello sbadiglio ha radicamenti antichi: Ippocrate – nel IV secolo – sosteneva che lo sbadiglio servisse a liberare il nostro cervello dall' "aria cattiva" a favore dell' "aria buona". In realtà alucni studi confermano quanto intuito dal medico di Kos, lo sbadiglio aiuta i livelli di ossigenazione del sangue e diminuisce l'anidride carbonica. Un altra teoria – del biologo Andrew Gallup – inquadra lo sbadiglio come una sorta di "ventola di raffreddamento" del computer. Ovvero prelevare aria dall'esterno aiuterebbe a raffreddare il nostro cervello.
Lo sbadiglio è un atto di comunicazione ma è anche contagioso. A chi non è mai capitato di sbadigliare dopo che la persona che avevamo dinanzi aveva compiuto lo stesso gesto? Secondo gli scienziati si tratterebbe di un'azione dovuta ai cosidetti "neuroni-specchio" che si attivano quando si assiste ad un'azione attiva. Secondo uno studio dell'Università di Pisa sbadigliare a seguito di un'altra persona potrebbe essera associato al legame empatico tra le persona. Sebbene sia dimostrato come il "contagio" avvenga già all'età di 4-5 anni di età, da quando il bimbo riesce ad identificare, in modo corretto, le emozioni altrui.
Sebbene lo sbadiglio sia al centro dei primi studi per comprendere il corpo umano ancora oggi non esiste una spiegazione certa sulle cause che lo determinano. Non ci resta che osservare e aspettare la prossima persona dalla quale saremo attratti per capire se "sbadiglieremo"
