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La foto del bacio di Doisneau sta diventando il simbolo di Parigi: #memepasmal

Il bacio immortalato dal fotografo Robert Doisneau è diventato il simbolo di Parigi: con l’hashtag #memepasmal, la città ha scelto di rappresentarsi così, con la spontaneità di due amanti che si scambiano un bacio, quella stessa spontaneità che dopo il 13 novembre non sembrava più possibile.
A cura di Federica D'Alfonso
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Dopo gli attentati di venerdì 13 novembre, Parigi sceglie "Le Baiser de l’hôtel de ville", la famosa fotografia di Robert Doisneau, per rappresentarsi. Una città colpita, certo, ma per nulla abbattuta: dopo l'omaggio di Céline Dion, che ha cantato in occasione degli ultimi American Music Awards una versione di "Hymne à l’Amour" di Édith Piaf, l'ultima manifestazione di orgoglio parigino è stata la comparsa di un manifesto rappresentante il famoso scatto del bacio di Robert Doisneau, macchiato di vernice rossa, sul quale campeggia la scritta Même Pas Mal, "non mi hai fatto niente".

L'immagine, catturata nel 1950 davanti all'Hotel de Ville de Paris, mostra il bacio di due giovani: una giovane coppia che si bacia su un marciapiede affollato di passanti, davanti ai tavolini della terrasse di un caffè e sullo sfondo, annebbiato e fuori fuoco, l'Hôtel de Ville. Una foto che è diventata un'icona della Parigi ideale, quella che ognuno di noi ha in mente anche prima di esserci andato o senza esserci mai stato. Quando ne fu realizzato un poster, nel 1996, vendette 410.000 esemplari.

@valentinau81 su Twitter
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La foto, fin dalla sua prima apparizione, è diventata un'icona della spontaneità: quella degli amanti che si baciano dimentichi di tutto e di tutti, e quella del fotografo capace di cogliere un istante in un'inquadratura. In realtà, ormai è noto, essa è il risultato di una posa. Doisneau stava realizzando un servizio per la rivista americana Life e chiese l'aiuto di una studentessa di teatro, Françoise Bornet e del suo ragazzo, Jacques Carteaud. Ma l'arte rappresenta sempre e comunque la realtà, sia essa concreta o ideale:

Quello che io cercavo di mostrare era un mondo dove mi sarei sentito bene, dove le persone sarebbero state gentili, dove avrei trovato la tenerezza che speravo di ricevere. Le mie foto erano come una prova che questo mondo può esistere.

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Di questo ha bisogno anche Parigi, oggi. Per questo l' immagine è apparsa dapprima a Boulevard Richard Lenoir, non lontano dalla sala concerti del Bataclan, ed è poi immediatamente rimbalzata sui social, sotto l'hashtag #memepasmal. A significare che Parigi resiste, e che i suoi abitanti credono realmente che quel mondo dove sentirsi realmente bene possa esistere: a significare soprattutto che Parigi non smetterà di essere la città dell'amore, dove gli innamorati si scambiano baci sotto la Tour Eiffel, gli artisti montano e smontano il loro cavalletto a Montmartre e i caffè non perdono quella loro atmosfera unica.

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