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Perché Alde ha detto “no” a Grillo: l’oscuro accordo spacca la base dei liberali europei

Nonostante l’accordo tra Alde e il Movimento 5 Stelle sia saltato, le proteste degli attivisti dell’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa non accennano a diminuire e alcuni attivisti minacciano di lasciare il partito nonostante il dietrofront di Guy Verhofstadt perché giudicano oscura e poco trasparente la trattativa intrapresa dal gruppo senza alcuna legittimazione della base.
A cura di Charlotte Matteini
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Beppe Grillo sull'Etna, comizio a 2000 metri

Lo psicodramma nato dall'entrata del Movimento 5 Stelle nel gruppo parlamentare europeo di stampo liberale e liberista Alde sembra non avere mai fine. In seguito a una votazione lampo svoltasi sul Blog di Beppe Grillo, senza alcun preavviso, nelle giornate di domenica 8 e lunedì 9 gennaio, terminata con la ratifica della proposta di entrata del M5S in Alde e con le proteste social di centinaia e centinaia di attivisti e simpatizzanti del Movimento – i quali sostengono che questa mossa non sarebbe in linea con i valori e i principi sempre propagandati dal M5S, essendo Alde una forza politica che ha ben poco in comune con il Movimento 5 Stelle – alle reazioni indignate dei grillini sono seguite quelle dei membri dell'Alde di ogni nazione. Talmente numerosi i post pubblicati in queste ore nei vari gruppi e pagine social del partito europeista – la maggior parte dei quali decisamente poco inclini ad accettare l'accordo Alde – Movimento 5 Stelle, di cui nessuno aveva sentito parlare fino alla pubblicazione della notizia sul Blog di Beppe Grillo ieri mattina – che alla fine l'accordo figlio di una trattativa di svariati mesi è saltato.

Tra foto di tessere stracciate e post indignati, i membri individuali di Alde Italia hanno lanciato e sottoscritto una petizione, ospitata sul portale Change.org e indirizzata al capogruppo dell'Alde Guy Verhofstadt, nella quale si chiede di rigettare la richiesta di entrata del Movimento 5 Stelle nel gruppo europeo:

Apprendiamo che il Movimento 5 Stelle (M5S) sta votando per decidere il loro nuovo gruppo al Parlamento Europeo e tra quelli considerati vi è anche ALDE. Il M5S afferma vi sarebbero delle negoziazioni in corso con il gruppo ALDE. I sottoscritti membri individuali di ALDE Party considerano la mera possibilità che il M5S possa divenire membro del gruppo ALDE come una scioccante contraddizione con tutti i valori per cui ci battiamo:

  • I membri del M5S simpatizzano per Vladimir Putin
  • I membri del M5S hanno richiesto un referendum sull’euro, affinché lìItalia possa lasciare l’eurozona
  • Nel 2014 il M5S ha persino protestato contro l'UE
  • Nel maggio 2016 Grillo è stato criticato per aver chiesto quando il neo-eletto sindaco di Londra Sadiq Khan avrebbe fatto «esplodere Westminster»
  • Alcuni attivisti sono stati accusati di aver falsificato delle firme sui moduli per le candidature
  • Il M5S è anche stato accusato di aver espulso dei parlamentari dissidenti e di negare negare autonomia ai propri rappresentanti che, secondo le accuse, sarebbero costretti a sottoscrivere dei contratti che li costringerebbero a pagare 150.000 euro in caso di violazione del codice di condotta del movimento

Considerato quanto citato sopra, chiediamo a Guy Verhofstadt e al Bureau del gruppo ALDE, che dovrebbe discutere la questione lunedì 9 gennaio 2017, di rigettare l’offerta del M5S di divenire membri del gruppo.

È già accaduto nel 2014 quando il gruppo ALDE rispose al M5S in questi termini: «è impossibile, per ogni gruppo responsabile e pro-europeo, prendere a bordo il M5S».

Chiediamo a Guy Verhofstadt e al Bureau di confermare la decisione del 2014 e quindi non accettare l'ingresso di M5S nel gruppo ALDE al Parlamento Europeo.

La petizione, lanciata da Yuri Guaiana, vice-presidente dei membri individuali italiani di Alde, ha raccolto nel giro di poche ore oltre 300 firme, andate a rinforzare le fila delle proteste contro la decisione che da ieri mattina si susseguono sui social, in particolare su Twitter e Facebook, proteste che potrebbero aver contribuito pesantemente all'improvviso cambio di passo di Guy Verhofstadt.

"Si apprende da fonti giornalistiche che MoVimento 5 Stelle e Beppe Grillo abbiano espresso pubblicamente la volontà di entrare a far parte del gruppo parlamentare di ALDE Group – Liberals and Democrats in the European Parliament al Parlamento Europeo. Si apprende inoltre che gli eurodeputati di ALDE avrebbero “aperto un dialogo” con lo stesso Movimento 5 Stelle. La Coordinatrice Nazionale degli Iscritti Individuali ALDE e gli stessi iscritti si chiedono come il Movimento 5 Stelle possa condividere i valori fondamentali di ALDE Party – Liberals and Democrats for Europe e del gruppo europarlamentare a partire dal Liberalismo e l'Europeismo. Nel recente passato in sede europea abbiamo spesso visto il Presidente dell'Eurogruppo ALDE prendere netta posizione contro le istanze dei 5 Stelle. Pertanto ribadiamo, come iscritti individuali ad ALDE Party, la nostra opposizione a tale operazione sottolineando come il nostro programma politico sia incompatibile con le istanze portate avanti in questi anni (e le modalità) di Beppe Grillo e del Movimento 5 Stelle. Francesca Mercanti Coordinatrice Nazionale Alde Im Italia". 

La pagina Facebook "Membri individuali Alde Italy" ha sponsorizzato la petizione e invitato i propri membri ad aderire con un post pubblicato nel pomeriggio del 9 gennaio, poco prima che l'accordo saltasse in maniera definitiva con il diniego della stessa Alde. "Ecco la raccolta firme per fare arrivare a Guy Verhofstadt e al Bureau di ALDE Group – Liberals and Democrats in the European Parliament la nostra richiesta di non accettare il M5S nel gruppo ALDE. Per dare più forza alla firma dei membri individuali, lascia anche la tua; loro mettono un commento con il numero della propria tessera, per tutti gli altri basta la firma". Nonostante la retromarcia, molti membri ora stanno ripensando al ruolo di Guy Verhofstadt all'interno del gruppo parlamentare e chiedono chiarezza. "Mi aspetto, quantomeno, che venga riconsiderata la candidatura di Verhofstadt dato che, a quanto pare, l'apertura a Grillo provenga unilateralmente da lui", scrive Massimiliano.

"Io invece aspetto una risposta ufficiale da parte di Guy Verhofstadt. E spero vivamente che sia fortemente negativa. Anche se temo il contrario visto come si è condotta la campagna alle ultime Europee. Spero di essere smentito al più presto", scrive invece Alessandro. "Porte aperte a chi accetta le nostre posizioni. Meglio tardi che mai. Se Grillo ha cambiato idea sia il benvenuto", commenta Saverio, aprendo all'accordo con il Movimento 5 Stelle, una posizione decisamente minoritaria tra i membri italiani Alde. "Se pensate che il M5S cambi anima solo per convenienza politica, vi sbagliate di grosso. La presenza del M55 vi limiterà nell'azione politica e vi renderà meno credibili. Procedete coerenti per la vostra strada senza pesi morti", replica invece Andrea.

In alcuni gruppi privati, i membri Alde ragionano sulla situazione andatasi a creare e sostengono "Aggiungiamo che meditiamo seriamente di non continuare anche in caso di mancato matrimonio. 200 persone che si sbattono gratis sul territorio (in cui ALDE non ha partiti) escono perché la decisione è stata oscura ed è stupida", spiega Lorenzo.

A portare alla definitiva rottura dell'accordo Alde – Movimento 5 Stelle sembra sia stata soprattutto la contrarietà di molti coordinatori internazionali, spiega invece Giulio:

"Fonti Alde Group dicono che:
1) Partito Riformista Estone non può sostenere il movimento 5 stelle entrare a far parte del gruppo ALDE per politiche nazionalistici anti-europeo e anti-globale
2) Marielle De Sarnez, capodelegazione del Modem francese, contraria al matrimonio Verhofstadt-Grillo
3)Il partito liberale danese Venstre contro il matrimonio tra Grillo e Verhofstadt.
4) I liberali svedesi e finlandesi contro matrimonio Grillo-Verhofstadt
5) anche i tedeschi della Fdp sarebbero contro matrimonio Verhofstadt-Grillo."

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