Per tutta la notte veglia la moglie morta, poi tenta il suicidio abbracciato a lei

Lei, 69enne da tempo malata di un tumore, è stata accudita con amore dal compagno di una vita, il marito Dario Frigatti, 69 anni come lei. È stata accudita fino alla fine, quando ormai le sue condizioni erano critiche e la donna, che si chiamava Angelina Pavanello, si è spenta nella sua casa in provincia di Rovigo. Il personale sanitario ha constatato il decesso, suo marito Dario, rimasto solo nella camera ardente, l’ha vegliata per l’intera notte. A un certo punto però deve aver pensato di non poter vivere senza di lei. L’uomo ha scritto una sorta di testamento, chiedendo di avvisare tutti gli amici (la coppia non aveva figli), dando le disposizioni sia per il funerale della donna che per il suo. Aveva infatti deciso di togliersi la vita. Ha allegato alle sue lettere il denaro necessario, ha salutato tutti e ha chiesto scusa. Ha preparato tre buste per il sindaco, il comandante della stazione carabinieri di Crespino e i familiari.

Ha anche telefonato al suo medico e a un nipote per dargli notizia di quanto aveva deciso. Poi si è chiuso in casa, ha aperto il gas della cucina collegato al bombolone del giardino e si è steso sul letto abbracciando il corpo senza vita della moglie. Proprio in cucina si trovava il letto della coppia: l’uomo aveva deciso di allestire lì la camera per sua moglie per evitare che la signora dovesse affaticarsi facendo le scale. Fortunatamente l’intervento tempestivo del suo medico l’ha salvato. Sono stati avvisati subito i Carabinieri di Crespino e il 118. Presso la casa della coppia sono arrivati i Vigili del fuoco che hanno forzato la porta: l’uomo è ora ricoverato in rianimazione.