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Per Licio Gelli si apre la chiesa che restò chiusa davanti a Piergiorgio Welby

Il feretro Licio Gelli, il capo della loggia massonica deviata P2 è stato benedetto in chiesa. Quella stessa chiesa che rifiutò Piergiorgio Welby, l’uomo malato terminale di distrofia che scelse l’eutanasia per non soffrire più.
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Piergiorgio Welby era una persona perbene, si ammalò giovane di distrofia muscolare, lottò con tutte le sue forze, fin quando potè. Poi, nel 2006, capì che la morte sarebbe stata l'unica strada e la scelse, con lucidità. Per lui le porte della chiesa furono sbarrate: non si benedice la salma di uno che sceglie l'eutanasia, questo fu detto.

Oggi in Italia si sono celebrati i funerali di Licio Gelli, padre dell'unico ‘piano di rinascita' che ha trovato sbocco e appoggi politici nell'ultimo mezzo secolo d'Italia repubblicana: quello della Propaganda 2, altresì conosciuta come Loggia P2. Il grande burattinaio della massoneria deviata è entrato ‘di diritto' fra un Gesù Bambino e una Madonna Addolorata, fra gli incensi e gli atti di dolore. È stato benedetto in Chiesa, Licio Gelli, la stessa benedizione che fu negata a Piergiorgio Welby che scelse solo di non accanirsi e non soffrire.
Se questa vi sembra misericordia, fate pure.
Se questa vi sembra giustizia fate pure.
Se questa vi sembra Chiesa, fate pure.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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