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Per Jessica, disabile senza scuola, qualcosa sta cambiando

Lunedì o martedì si saprà se anche la burocrazia italiana rispetta la Costituzione. E se Jessica, diciannovenne di Bacoli, potrà iniziare a frequentare la scuola insieme ai suoi compagni. L’iscrizione le è stata negata a causa di una Circolare del Ministero, ma la svolta è vicina.
A cura di Gaia Bozza
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Potrebbe essere lunedì, o forse martedì, il giorno nel quale si saprà se Jessica Cardamuro, diciannovenne di Bacoli (in provincia di Napoli), potrà entrare in classe con i suoi compagni. L'iscrizione alla scuola superiore le è stata negata a causa di una Circolare ministeriale che, per i disabili che abbiano concluso la scuola media già diciottenni, prevede solo la frequenza a corsi serali per adulti o l'inserimento in percorsi educativi nei centri territoriali di supporto. Insomma, per Jessica, secondo questa Circolare, il diritto allo studio è un optional.

Ma qualcosa potrebbe cambiare, qualcosa intorno a questa assurda vicenda si sta muovendo: il direttore dell'Ufficio scolastico regionale della Campania, Diego Bouché, ha confermato a Fanpage.it di aver inviato un quesito al Ministero dell'Istruzione. Un quesito sull' "obbligo scolastico", ha detto al telefono, per capire se ci sono margini per garantire il diritto allo studio di Jessica. E i margini, secondo Antonio Nocchetti dell'associazione "Tutti a scuola", devono esserci: "Forse finalmente si sono accorti, forse si sta ponendo rimedio all'errore – commenta – La ragazza è titolare della legge 104 e si è iscritta in maniera assolutamente regolare a scuola. Siamo di fronte a un percorso scolastico più lento perché un ragazzo disabile è un individuo unico e irripetibile, che ha i suoi tempi di sviluppo, maturazione, di relazione e di ricchezza nella relazione con gli altri".

Anche l'avvocato Salvatore Nocera, presidente di Fish (Federazione italiana per il superamento dell'handicap), che in un primo momento si era espresso pubblicamente in maniera negativa su questa vicenda, si è ravveduto e sul sito superando.it ha pubblicato il suo "doveroso ripensamento" sulla questione. E questo ripensamento potrebbe essere stato lo stesso dell'Ufficio scolastico regionale.

Si arriva, dunque, al punto principale: il diritto allo studio, il diritto all'istruzione. Lunedì sapremo se la burocrazia italiana rispetta la Costituzione. Sperando che lo faccia anche per i tanti altri ragazzi come Jessica.

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