Per il medico sportivo è troppo vecchio, 92enne vince ricorso e torna a correre in pista

Quando il medico sportivo gli aveva dato lo stop alle gare agonistiche giudicandolo troppo vecchio per correre e non rilasciandogli il certificato medico lui ci era rimasto molto male, ma non aveva affatto desistito facendo ricorso. Una caparbietà premiata ora da altri medici che gli hanno dato ragione dando il via libera al suo ritorno in pista. È la storia del 92enne Antonio Nacca che dopo 18 mesi di stop sabato prossimo tornerà in pista a gareggiare nella 400 metri  nella sua città, Novara. Un ritorno che è una rinascita per l'uomo che a dicembre compirà 93 anni, visto che lo stop forzato è stato una condanna pesante per lui abituato a correre fin dagli anni '80 e soprattutto detentore a oltre novant’anni di tre record del mondo nella sua categoria.

Proprio dopo i tre record di fila ai campionati italiani Master di Ancona nel 2014, i medici gli imposero uno stop non rilasciandogli più il certificato per l’attività agonistica. "Un primo medico sportivo mi aveva rilasciato il certificato e con quell’abilitazione ai campionati tricolori indoor del marzo 2014 ad Ancona misi a segno tre primati mondiali in tre giorni negli 800, 1500 e 3000 metri. Quando per puro caso un secondo medico, che in passato mi aveva visitato negandomi il nulla osta, seppe che un collega mi aveva giudicato abile, riuscì a ottenere la revoca di quell’autorizzazione" ha raccontato Nacca al quotidiano La Stampa. "Mi era stato suggerito un vero e proprio paradosso, per mantenermi in forma potevo fare attività sportiva, ma non in gare federali Fidal" ha sottolineato l'uomo, ex poliziotto in pensione, che ora è raggiante: "Due medici mi hanno dato ragione dopo una scrupolosa visita. Sono straordinariamente felice".