50 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Per il 1 maggio foto di poliziotti pestati, sindacato Coisp: “Anche noi lavoratori”

La provocazione del sindacato dei poliziotti: un furgoncino pubblicitario in giro per Roma con le immagini di poliziotti picchiati durante le manifestazioni.
A cura di A. P.
50 CONDIVISIONI
Immagine

Un furgoncino pubblicitario con un lato coperto di foto shock di poliziotti picchiati e feriti durante le manifestazioni di piazza e la scritta “Noi i cretini…”, dall’altro le foto di black bloc in azione e la scritta “E loro le vittime”. È l'ennesima provocazione del sindacato di polizia Coisp realizzata in occasione della festa del Primo Maggio. La scelta di far girare il furgoncino per le strade di Roma proprio questo giorno serve per "per ricordare al mondo che anche noi poliziotti siamo lavoratori, e per spiegare che lavoro dobbiamo fare e cosa dobbiamo subire" sottolinea il leader del sindacato Coisp Franco Maccari a Repubblica. Le foto faranno bella mostra di sé per tutta la giornata in quasi tutti i quartieri della Capitale, a parte la zona di Piazza San Giovanni per evitare tensioni visto che è in corso il tradizionale concertone della festa dei sindacati dei lavoratori.

"Sulla vicenda ordine pubblico c’è stata molta strumentalizzazione. Anche il capo della Polizia ci ha messo del suo per creare confusione" ha attaccato il segretario del Coisp riferendosi agli scontri avventuri proprio a Roma nel corso dei cortei dei movimenti per la casa e al caso del poliziotto che ha calpestato una manifestante a terra . "Sul fatto sicuramente disdicevole sarà la magistratura a fare luce. Noi vogliamo parlare di quel che avviene attorno a quel fatto" ha sottolineato Maccari, aggiungendo: "Dopo il G8, la polizia sembra aver cambiato strategia dell’ordine pubblico. E la gente sembra convinta che sia possibile presentarsi alle manifestazioni mascherati e armati di bombe carta e molotov. Ma la legge dice solo una cosa: è vietato partecipare alle manifestazioni armati. Quindi dobbiamo intervenire subito, non aspettare che la città sia messa sotto assedio". Infine un affondo anche al Capo della Polizia Pansa: "Era presente a Rimini al congresso Sap, e sapete cos’ha dichiarato? Che la polizia è abituata a dare un tributo di sangue. Ma chi lo dice, lui che prende 250mila euro? Noi con 1500 euro mica siamo pagati per fare la guerriglia".

50 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views