Pensioni, via libera ai rimborsi: ad agosto 800 euro per gli assegni da 1.500

Via libera ai rimborsi delle pensioni bloccate dal governo Monti. L'Inps infatti ha pubblicato la circolare che da piena attuazione al decreto che prevede il rimborso per i pensionati che hanno subito lo stop all'indicizzazione degli assegni dopo che la Consulta aveva bocciato la norma precedente. Dal primo agosto dunque l’Inps pagherà a titolo di arretrati la rivalutazione delle pensioni a tutti quelli che ne avranno diritto d’ufficio, cioè senza nessuna domanda. A titolo esemplificato, secondo i calcoli dello stesso ente previdenziale, il pensionato con assegno tra tre e quattro volte il minimo, cioè con 1.500 euro mensili, avranno un rimborso una tantum per il periodo gennaio 2012-agosto 2015 pari a 796 euro. I base alle nuove norme invece la pensione sarà pari a 1.525 euro mensili da agosto 2015 e di 1.541 euro da gennaio 2016. I rimborsi per le pensioni nel frattempo cancellate per decesso saranno erogate anche agli eredi ma in questo caso previa domanda. Le somme erogate a titolo di rimborsi saranno assoggettate a tassazione separata, mentre quelle maturate dal 2015 saranno assoggettate a tassazione ordinaria.

Nel dettaglio il decreto stabilisce che la rivalutazione è riconosciuta al 100% per le pensioni fino a tre volte il minimo Inps, poi cala al 40% per quelle fino a quattro volte, quindi ancora al 20% per quelle fino a cinque volte per scendere al 10% per quelle fino a sei volte ed infine si azzera sopra quella soglia. Come spiega l'Inps dunque "alle pensioni il cui importo è superiore a tre volte il trattamento minimo verrà attribuita la percentuale di perequazione prevista per il 2012 (pari al 2,7 per cento) nella misura del 20% del 40% fino a quattro volte il minimo (1.500-2.000 euro circa), del 20% del 20% fino a cinque volte (2.000-2.500 euro circa) e del 20% del 10% fino a sei volte (2.500-3.000 euro circa), azzerandosi per i livelli superiori"