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Pena di morte, il Texas giustizierà un malato di mente

Scott Panetti è schizofrenico da quando aveva vent’anni, ma questo non è bastato ad impedire la sua condanna a morte per l’omicidio dei suoceri.
A cura di Antonio Palma
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Il 3 dicembre il Texas giustizierà Scott Panetti, un malato mentale dichiarato colpevole di aver ucciso i suoi due suoceri in casa nel 1992. A Panetti era stata diagnosticata una grave forma di schizofrenia già quando aveva venti anni ed era stato riconverto decine di volte prima dell'omicidio, ma questo non è bastato ad impedire la sua condanna a morte nel 1995. Durante il processo l'uomo aveva anche licenziato l'avvocato presentandosi in aula vestito da cowboy, e chiedendo di chiamare sul banco dei testimoni decine di personalità tra cui anche John Kennedy e Gesù Cristo, ma questo non ha impedito alla giustizia dello stato americano di metterlo a morte. Gli avvocati hanno ribadito più volte che non è in grado di comprendere cosa gli sta per accadere ma i giudici del Texas hanno confermato l’intenzione di giustiziarlo.

I giudici hanno ribadito la sentenza di morte

Nel 2007 infatti il suo caso era finito davanti alla Corte Suprema che aveva sospeso la pena capitale chiedendo ai giudici di rivalutare il suo caso perché per giustiziare un condannato non era sufficiente che capisse di essere destinato all’esecuzione, ma era necessario che avesse una comprensione razionale delle ragioni per cui lo Stato intendeva ucciderlo. I giudici però ribadirono la sentenza di morte e da allora la malattia mentale di Panetti non è stata sottoposta a ulteriori esami. Ancora oggi i documenti dell’amministrazione penitenziaria riferiscono che l'uomo continua a sentire le voci ed è convinto che verrà ucciso per "una guerra spirituale fra le forze delle tenebre e Dio, gli angeli e le forze della luce".

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