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Pedofilia, parroco difende il prete accusato e diffonde nome della vittima su facebook

Grave violazione commessa da Don Carfaghini, prete della parrocchia di Firmian, che diffonde sul social network il nome di una giovane vittima di un abuso. Il nome era da 10 anni protetto dal segreto e dalla legge sulla privacy.
A cura di B. C.
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Il parroco della parrocchia di Firmiam, Gigi Carfagnini, difende a spada tratta Don Giorgio Carli, il prete accusato di violenza sessuale, per cui la chiesa ha risarcito la vittima con 700mila euro.Lo fa però in maniera quantomeno discutibile, tanto da creare non poco imbarazzo alla Curia di Bolzano. L'uomo di chiesa infatti ha postato un messaggio su Facebook nel quale ha voluto dire la sua sulla vicenda  un post nel quale cita anche il nome della vittima di Don Carli, che per per privacy era celato da dieci anni, accusando della violenza un altra persona. E' La Stampa a pubblicare il testo del messaggio di don Carfagnini:

Con zero testimoni, e solo l’accusa di una ragazza che durante il processo penale di primo grado ha dato evidenti segni di instabilità psichica – ha scritto il sacerdote – si arriva anche al risarcimento, quando in Italia la responsabilità è personale e mai collettiva?. "Tutti nel quartiere sanno che a violentare la signorina (omissis) è stato (omissis); finiamola con questa pagliacciata!… Buttiamo m… su un uomo meraviglioso come don Gi… Che schifo!!!! Ferma restando la solidarietà per la ragazza e la sua sofferenza".

Lavvocato della vittima, Gianni Lanzinger, è furibondo per l'accaduto "È un fatto gravissimo, sbandierare il nome della mia assistita su facebook è stato come incitare la gente alla sua lapidazione, almeno morale; i responsabili di questa condotta ne dovranno rispondere in sede penale". E intanto nella comunità trentina e sui social network, le opinioni della gente sul caso del parroco presunto pedofilo, il cui reato è andato in prescrizione, sono frammentate. “Avete rovinato la vita di un uomo e della sua famiglia”. Pronta la replica: “Per fortuna c’è stata la denuncia, così è stato smascherato un altro pedofilo nascosto dietro una tonaca”.

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