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Pedofilia, la lettera del prete suicida: “Se avessi saputo del male che facevo…”

Le ultime parole di don Maks Suard, il prete 48enne che si è suicidato a Trieste dopo aver saputo che una ragazza conosciuta tanti anni prima lo aveva recentemente accusato di pedofilia.
A cura di Susanna Picone
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Don Maks Suard aveva 48 anni ed era sacerdote della comunità slovena della diocesi di Trieste. Si è impiccato due giorni fa nella canonica della sua chiesa di Santa Croce dopo aver saputo che una ragazza conosciuta tanti anni prima recentemente lo aveva accusato di pedofilia. A trovare il corpo senza vita del prete è stato l’arcivescovo di Trieste, Monsignor Giampaolo Crepaldi, che aveva un appuntamento con lui. Il prete, per quell’episodio, era prossimo alla rimozione: dopo la denuncia di abusi era stato infatti convocato in Curia, dove non aveva provato neppure a respingere le accuse. Ha ammesso quanto accaduto e ha deciso di farla finita. Come scrive Il Corriere della Sera, don Suard ha parlato dei suoi errori in un’ultima lettera. Il parroco aveva chiesto al vescovo un paio di giorni di tempo per preparare una memoria scritta “in cui chiedere perdono a Dio, alla Chiesa e alla ragazzina per il male commesso”. Ha dunque ripetuto quanto di fatto aveva subito ammesso.

Le parole di don Maks: “Se potessi riparare il danno…”

“Io non la vedevo come una bambina, non mi rendevo conto di fare un danno così grave”, avrebbe scritto il sacerdote ripensando a 17 anni fa. Avrebbe spiegato di essersi tormentato non tanto per la consapevolezza di quel che era successo quanto per il fatto di provare quell’attrazione che il suo abito talare non consentiva. Si era confessato e aveva chiesto il trasferimento e avrebbe anche dubitato della sua missione. “Mai avrei potuto immaginare di aver causato un danno così grave a quella ragazza”, così ancora nella lettera di don Suard. “Avrei voluto chiederle perdono ma non ce l’ho fatta. Se potessi riparare al danno commesso… ma so che non è possibile”, ha aggiunto. All’epoca dei fatti, 17 anni fa, la ragazzina vittima del sacerdote aveva 13 anni, oggi ne ha 30. Se la donna ha deciso di denunciare solo adesso quanto le è accaduto da adolescente è perché sua nipote frequentava la parrocchia di don Suard, nella frazione triestina di Santa Croce. Quando la nipotina le avrebbe nominato quel sacerdote sono riemersi i terribili ricordi degli abusi. La denuncia dunque è stata anche un modo per proteggere la ragazzina.

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