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Patrigno e fratellastro sequestrano 13enne per un anno cibandola dei propri avanzi

L’adolescente riesce a scappare dopo aver trovato le chiavi di riserva delle proprie manette. In casa altri due bambini – dieci e nove anni – in buona salute, ma sporchi ed evidentemente trascurati.
A cura di Redazione
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Per più di un anno un'adolescente di 13 anni è stata prigioniera in uno scantinato, alimentandosi degli avanzi dei propri carcerieri e facendo i propri bisogni in un secchio con ammoniaca. È accaduto nell'Ohio, Stati Uniti, precisamente nella città di Toledo. Gli aguzzini erano patrigno e fratellastro, rispettivamente Timothy e Esten Ciboro, 53 e 27 anni. Il patrigno è un ex vigile del fuoco, licenziato per aver preteso uno sconto sull'acquisto di un gelato. Padre e figlio sono accusati di sequestro di persona e di aver messo a rischio la vita della giovane.

Timothy ed Esten Ciboro.
Timothy ed Esten Ciboro.

L'adolescente è riuscita a fuggire di casa dopo aver trovato la chiave di riserva della manette e averle nascoste in attesa che i due uomini uscissero di casa. Scappata dalla propria prigione, la giovane è stata notata da una donna, che l'ha vista girare senza meta portando con sé molte buste. La donna l'ha portata a casa, dove la tredicenne le ha detto la sua età e la ha spiegato di essere stata abusata. Non appena ha avuto la possibilità di fuggire, si è liberata delle manette, ha preso con sé un mucchio di vestiti ed è scappata. La giovane ha inoltre dichiarato di essere stata ammenettata e portata in cantina perché urinava nel letto.

La madre si è trasferita a Las Vegas e non vede la figlia dal 2012. La polizia ha fatto irruzione nella casa dove era stata imprigionata la tredicenne, ha arrestato Timothy e Esten Ciboro mentre tentavano di fuggire e ha trovato altri due bambini – un maschio di dieci anni e una femmina di nove – in buona salute ma evidentemente trascurati. Gli inquirenti stanno ricostruendo i dettagli della prigionia e sono diverse le ipotesi al vaglio. I due uomini avrebbero infatti creato anche dei profili su Facebook che inneggiavano a Satana. La giovane, inoltre, avrebbe parlato di un sistema a punti, persi i quali sarebbero scattate delle punizioni. Per gli aguzzini si attende il processo, mentre i due piccoli e la ragazza adolescente in affidamento.

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