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Parlamento europeo chiede all’Italia di rivedere la Bossi-Fini

In un documento approvato dal Parlamento europeo si fa riferimento alla legge Bossi Fini senza citarla chiedendo di modificare le norme che prevedono sanzioni a chi presta assistenza in mare ai migranti.
A cura di Antonio Palma
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Mentre in Italia continua il dibattito attorno alla legge sull'immigrazione anche alla luce delle recenti tragedie di Lampedusa con centinaia di sbarchi ma anche centinaia di morti nelle acque del Canale di Sicilia, sul tema è intervenuta oggi anche l'Unione europea chiedendo all'Italia di modificare la sua normativa. Il Parlamento europeo infatti  ha appena approvato una risoluzione bipartisan sui flussi di migranti nel Mediterraneo in cui si chiede tra l'altro ai Paesi membri dell'Ue di “modificare o rivedere eventuali normative che infliggono sanzioni a chi presta assistenza in mare”. Un riferimento indiretto dunque alla  legge Bossi Fini, anche se la legge italiana sull'immigrazione non viene formalmente citata nel testo approvato da Strasburgo.

Vertice Ue giovedì e venerdì – Il tema dell'immigrazione nel Mediterraneo dunque entra a pieno titolo nel dibattito politico europeo come del resto aveva chiesto il governo italiano. Proprio il Premier Enrico Letta infatti aveva chiesto aiuti concreti all'Europa sul problema immigrazione alla vigilia del vertice di Bruxelles dedicato all'emergenza immigrazione. Giovedì e venerdì sul tema in effetti è previsto un vertice Ue sulle politiche migratorie dei Paesi membri dove ci sarà un confronto tra i vari governi  nazionali e la commissione europea. Intanto anche in Italia la ministra per l'integrazione Cecile Kyenge ha ribadito che nel nostro Paese "vanno riviste le norme sull’immigrazione".

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