334 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Parkinson, ossessioni e insonnia: i traumi dei sopravvissuti della Concordia

Il rapporto della perizia delle parti civili: ci sarebbe il nesso di causa ed effetto tra il naufragio del Giglio e le malattie di chi è scampato alla tragedia all’ombra del Giglio, costata la vita a 32 persone.
A cura di Biagio Chiariello
334 CONDIVISIONI
Immagine

Morbo di Parkinson, insonnia, bronchite cronica, ossessioni, claustrofobia. Sono le patologie relative ai danni post traumatici da stress causati dal naufragio della Concordia cui una neurologa e medici legali hanno parlato oggi al processo di Grosseto come esempi di problematiche fisiche e neurologiche alle persone. Un lungo elenco di storie tristi, quello presentato dai medici delle parti civili. C’è ad esempio uomo di Bologna, che in seguito al trauma subito quella notte sciagurata ha sviluppato il Parkinson, o di una donna che, sempre per il trauma, oggi deve fare i conti sintomi premonitori di una demenza senile. Ancora un altro dei passeggeri  affetto da una sindrome ossessiva per cui in ogni conversazione finisce per parlare solo dei drammatici momenti sulla nave e ha sempre paura di morire. Ma c'è anche chi non riesce a stare da solo in locali chiusi e chi non può prendere ascensori. In tutti questi, si parla di passeggeri che si sono costituiti parte civile  per chiedere risarcimenti all'imputato Francesco Schettino e al responsabile civile del processo, Costa Crociere spa. Le patologie di cui si è parlato in aula (era la prima volta che i danni medico-sanitari venivano evidenziati sotto il piano medico-scientifico, e non solo in base a racconti dei superstiti del naufragio) sono state segnalate a distanza di oltre due anni e mezzo dal giorno della tragedia. Ad oggi, in tutti i casi, si segnalano peggioramenti nelle condizioni di vita dei passeggeri, divenuti pazienti.

 Costa Concordia: "Passeggero con Parkison, non ci risulta?"

“Conosciamo il caso. Abbiamo fatto fare ovviamente ogni genere di ricerche sulla possibile casualità di queste sindromi di Parkinson collegate all'evento, ma non abbiamo rinvenuta nessuna letteratura scientifica e nessun precedente in questo senso". Con queste parole Marco De Luca difende Costa Crociere in relazione al caso del passeggero colpito dalla malattia neurodegenerativa dopo l'evento. Il legale ha anche detto che "sia la compagnia di navigazione Costa, sia quella di assicurazione, hanno la più ampia disponibilità a risarcire i danni che ciascuno ha subito, tutti. Però noi dobbiamo garantire equanimità nel risarcimento: non è possibile che a situazioni identiche corrispondano risarcimenti diversi. Dobbiamo garantire che tutto avvenga secondo un criterio di giustizia obiettiva". Riguardo alle richieste, anche di un milione di euro, l'avvocato ha detto: "Mi sembrano francamente elevate nei casi di chi non ha subito lesioni personali gravi, credo che questo appartenga al senso comune".

334 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views