Parigi, sceicco deve operarsi, affitta per 270mila euro un intero piano di ospedale
L'intero settimo piano di un ospedale pubblico destinato a una sola persona. E' quello che è accaduto a Parigi, all'Ambroise-Paré di Boulogne, nosocomio alle porte della città nel quale è stato curato un membro della famiglia reale saudita che, per l'occasione, ha affittatao l'intero piano, arrivando a pretendere (e ottenere) un servizio mensa dedicato, perché quella "normale" no era di suo gradimento. Non solo: per il periodo della sua degenza, caratterizzato da un via vai di sceicchi in limousine ai piedi dell'ospedale, l'uomo ha persino rinnovato l'arredamento, portandoselo via non appena è stato "rilasciato". Il ricovero è durato appena cinque giorni: l'uomo ha sborsato al servizio sanitario nazionale 270 mila euro per non avere altri pazienti "tra i piedi".
Il "capo" degli ospedali parigini: "Io come Robin Hood"
Il caso ha fatto discutere non poco, tra favorevoli e contrari, e il capo di Assistance Publique-Hôpitaux de Paris, Martin Hirsch, ha affermato: "Nel momento in cui abbiamo bisogno di tutte le risorse possibili per curare i più poveri, recuperare denaro grazie ai pazienti più facoltosi non mi turba affatto. Rivendico questo lato Robin Hood". La spiegazione non è però apparsa sufficientemente convincente, tanto che altri responsabili dell'ospedale sono dovuti intervenire, affermando che hanno preferito "vendere" le camere, che altrimenti sarebbero rimaste vuote. La misura – hanno agiunto – si è resa particolarmente necessaria in un periodo in cui la sanità pubblica è in difficoltà a causa del contenimento delle spese.
La polemica: "I pazienti normali ammassati nei corridoi"
La polemica tuttavia non si è ancora spenta. Se da una parte è vero che i 270 mila euro sborsati dallo sceicco, dall'altro è altrettanto vero che il principio fondamentale del servizio sanitario pubblico – "cure uguali per tutti" – sembra vacillare. Mentre il saudita godeva di un piano tutto per sé, infatti, centinaia di comuni mortali venivano costretti a rimanere in spazi ben più angusti. Gérald Kierzek, presidente dell’associazione Ospedale per tutti, spiega a Le Figaro: "Mentre Assistance Publique-Hôpitaux de Paris soddisfa i desideri dell’emiro saudita, altri pazienti vengono ammassati in condizioni indegne nelle sale d’aspetto o nei corridoi dei pronti soccorso. La sanità pubblica spera di ridurre il suo deficit grazie a questi pazienti Vip, ma nega la realtà: un ospedale ha bisogno di letti, tanto è vero che per tutti gli altri si privilegia la chirurgia ambulatoriale e l’ospedalizzazione a domicilio".