Paralimpiadi Sochi 2014, il primo caso di doping è italiano
Le Paralimpiadi invernali di Sochi 2014 si sono appena aperte in Russia con la cerimonia ufficiale di inaugurazione dei giochi paralimpici, ma è già da registrare il primo caso di doping che riguarda purtroppo proprio un atleta della squadra italiana. L'azzurro Igor Stella, 23enne varesino componente della squadra di ice sledge hockey, infatti è risultato positivo ad un controllo antidoping effettuato il 4 marzo scorso. L'atleta italiano è stato sottoposto ai test congiunti di sangue e urine nell'ambito dei controlli a sorpresa previsti dal comitato paralimpico per le Paralimpiadi di Sochi durante la permanenza degli atleti nel villaggio olimpico. Stella, che era da poco arrivato in Russia, è stato ascoltato dalla commissione medica del Comitato paralimpico internazionale davanti alla quale ha ammesso di aver usato una crema per il trattamento delle piaghe da decubito contenente un cortisonico ad azione anabolizzante.
L'atleta per il momento non è stato squalificato e resta nel villaggio olimpico in attesa che venga giudicato dall’organismo internazionale, che dovrà valutare la sua buona fede. Il Comitato paralimpico italiano comunque in via cautelativa lo ha sospeso. "Ho ascoltato l'atleta Igor Stella, che ha dichiarato di aver assunto, davanti alla Commissione Medica dell'IPC, una crema per piaghe da decubito, il Trofodermin, un cortisonico ad azione anabolizzante, senza averlo dichiarato nei tempi previsti dalla normativa antidoping" ha detto il presidente del Cip, Luca Pancalli , aggiungendo: "Entro le prossime 48 ore, verrà sottoposto a un procedimento da parte dell'organismo internazionale, nel corso del quale sarà chiamato a dimostrare le proprie ragioni e la propria buonafede nell'intera vicenda, aspetto che potrebbe attenuare la sanzione a suo carico".
