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Papa: “Quella di Gesù famiglia normale, Maria cucinava e stirava”

Le parole di Papa Francesco nell’udienza generale avvenuta nel giorno del suo 78esimo compleanno. Bergoglio ha invitato a riflettere sulla famiglia di Nazareth e ha pregato per le vittime dei giorni scorsi in Australia, Pakistan e Yemen.
A cura di Susanna Picone
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“Quella di Nazareth non era una famiglia finta, irreale. Maria, la mamma cucinava, faceva tutte le cose della casa, stirava le camicie, Giuseppe, il papà faceva il falegname”: a parlare in questi termini dell’infanzia di Gesù è stato Papa Francesco nell’ultima udienza generale dell’anno, nel giorno in cui il Pontefice festeggia il suo 78esimo compleanno. “Gesù – ha spiegato Bergoglio – viene come un figlio di famiglia. Non nasce in una grande città come Roma, ma in una periferia piuttosto malfamata, Nazareth. È un Dio sottomesso. Ha perso 30 anni lì, in quella periferia malfamata. Non ha fatto guarigioni o altri miracoli in quegli anni. Quello che era importante lì era la famiglia, ma non è stato tempo sprecato: erano grandi santi, Maria Immacolata e Giuseppe”. Per Papa Francesco il messaggio della famiglia di Nazareth è quello di “far diventare normale l’aiuto vicendevole e l’amore”. Per Bergoglio i ragazzi di oggi “potrebbero essere incoraggiati da Gesù adolescente a comprendere la necessità e la bellezza di coltivare la loro vocazione più profonda, e di sognare in grande!”.

Da Papa Francesco una preghiera per le vittime degli attacchi terroristici

A conclusione dell’udienza generale di oggi Papa Francesco ha ricordato anche i terribili attacchi terroristici dei giorni scorsi. “Ora vorrei pregare insieme con voi – così Bergoglio ai fedeli – per le vittime dei disumani atti terroristici compiuti nei giorni scorsi in Australia, in Pakistan e nello Yemen. Il Signore accolga nella sua pace i defunti, conforti i familiari, e converta i cuori dei violenti che non si fermano neanche davanti ai bambini. Preghiamo il padre nostro chiedendo questa grazia”.

Per il compleanno di Papa Francesco auguri, torta e tango

Nel giorno del suo 78esimo compleanno, Jorge Mario Bergoglio è stato accolto, fin dal suo arrivo in jeep per il consueto saluto dei fedeli prima della catechesi, da cori di auguri in italiano, inglese e spagnolo. Alcuni seminaristi argentini hanno portato al Papa una torta dai colori bianco e azzurro del suo Paese d’origine e il tradizionale mate argentino, che lui ha bevuto dopo aver spento le candeline. L’elemosiniere del Papa ha portato otto senzatetto all’udienza generale, che hanno regalato a Bergoglio dei girasoli. Dalla Spagna invece arriverà un camion con quasi una tonnellata di pollame per i poveri.  Salutando i pellegrini di lingua spagnola, Francesco ha salutato anche il gruppo dei “tanghero” convenuti oggi in Piazza San Pietro per dedicargli un'esibizione di tango.

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