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Papa Francesco tende la mano ai divorziati: la telefonata al diacono di Cuneo

Paolo Tassinari, diacono della diocesi di Fossano-Cuneo, da sei anni sostiene un progetto per separati, divorziati e divorziati risposati. Qualche giorno fa ha ricevuto una chiamata nientepopodimeno che da Papa Bergoglio.
A cura di B. C.
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Si sa che a Papa Francesco piace parlare al telefono con le persone. Negli ultimi anni, la sua voce ha emozionato in tanti. Ultimo in ordine di tempo è il diacono Paolo Tassinari della diocesi di Fossano-Cuneo, che, ancora incredulo della chiamata ricevuta, ha deciso di raccontarla al Corriere della Sera. L’uomo di chiesa, che da sei anni sostiene un progetto per separati, divorziati e divorziati risposati, aveva scritto una lettera proprio a Papa Bergoglio. Non immaginava proprio che il Pontefice avrebbe alzato la cornetta per contattarlo telefonicamente.  "Erano circa le 12.30 di sabato 30 gennaio, quando mi è squillato il cellulare – ricorda Tassinari -. Sento una voce che fa: pronto, è il diacono Paolo Massinari? Io allora lo correggo e dico: no, Tassinari, con la T. E la voce allora fa: buongiorno, sono il Papa. Io dico: cos’è uno scherzo? E lui: no no, non sono mica un fantasma…". La conversazione dura solo pochi minuti e si conclude con la promessa di udienza in Vaticano.

Il Corsera spiega che il progetto del diacono si chiama ‘L'anello perduto’, e offre assistenza ad una sessantina di persone. Tra gli obiettivi, spiega Tassinari, c'è quello di “non far sentire escluse le coppie in nuova unione" (cioè i divorziati risposati). E al Santo Padre, in attesa del documento conclusivo di marzo dopo in Sinodo sulla famiglia dello scorso anno, ha chiesto niente più che un riconoscimento ufficiale per loro, oltre che l'avvio di un percorso all'interno della Chiesa per chi ha scelto di unirsi nuovamente in matrimonio.

Tassinari ricorda che la telefonata col Papa è avvenuta il 30 gennaio. All’inizio non nasconde qualche dubbio. “Con mio figlio Samuele, 15 anni, per 3-4 giorni abbiamo cominciato a cercare un potenziale imitatore di Bergoglio tra i 30 firmatari della lettera", ha dichiarato il diacono. Ma alla fine, insieme al vescovo Delbosco, promotore del progetto per i divorziati non ha potuto far altro che constatare la realtà.  Aveva parlato proprio con Jorge Mario Bergoglio.

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