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Papa Francesco rientrato a Roma: “Pedofilia atto gravissimo, colpevoli anche i vescovi”

Papa Francesco è arrivato in mattinata all’aeroporto di Roma-Ciampino dopo il viaggio che l’ha portato a Cuba e negli Stati Uniti. In aereo Bergoglio ha parlato dei temi più cari.
A cura di Susanna Picone
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Si è concluso il lungo viaggio di Papa Francesco che, partito da Roma il 18 settembre scorso, lo ha portato a Cuba e negli Stati Uniti. Bergoglio è atterrato all’aeroporto di Roma-Ciampino alle 10 di questa mattina e subito si è recato nella basilica di Santa Maria Maggiore per un ringraziamento e una preghiera alla Madonna. Aveva compiuto lo stesso gesto anche il 18 settembre, prima di partire per il suo lungo viaggio. Subito dopo l’arrivo a Roma Papa Francesco ha anche lanciato un tweet: “Vi ringrazio di cuore. L’amore di Cristo guidi il popolo americano sempre”, ha scritto Bergoglio che già dopo la partenza da Cuba aveva salutato e ringraziato il popolo tramite twitter.

“Non sono una star” – Come di consueto, sul volo di ritorno dagli Stati Uniti Papa Francesco ha risposto alle domande dei giornalisti. Ha toccato vari temi e tra le altre cose ha “negato” di essere una “star”. “Sapete qual era il titolo dei Papi, che si deve usare? Servo dei servi di Dio. È un po’ differente dalla star”, ha detto il Papa rispondendo a una domanda dei giornalisti sul fatto che negli Stati Uniti sia appunto diventato una star e se questo sia un bene per la chiesa. “Le stelle sono belle da guardare – ha sorriso Francesco -. A me piace guardarle, quando è sereno, d'estate. Ma il Papa deve essere servo dei servi di Dio”. “Sì, nei media si usa questo, ma c'è un altra verità: quante star abbiamo visto che poi si spengono, cadono? È una cosa passeggera”, ha detto ancora Bergoglio, che ha aggiunto: “Invece essere servo dei servi di Dio, questo è bello, non passa”.

“Quando un sacerdote fa un abuso è gravissimo” – Papa Francesco è tornato, durante il volo, anche sul tema pedofilia già affrontato nei suoi discorsi negli Stati Uniti. Gli abusi sessuali commessi dai sacerdoti sono stati “non dico una apostasia, ma quasi un sacrilegio” e “sono colpevoli anche quelli che hanno coperto queste cose, anche alcuni vescovi”. “Gli abusi sono dappertutto – ha continuato Bergoglio durante la conferenza stampa in volo -: sono nelle famiglie, nei rapporti di vicinato, nelle scuole, nelle palestre. Ma quando un sacerdote fa un abuso è gravissimo perché la sua vocazione è far crescere quel bambino, quella ragazza verso l'alto, verso l'amore di Dio, verso la maturità affettiva, verso il bene. Invece con l'abuso ha scacciato tutto questo, ed è così che è quasi un sacrilegio”. Chi compie l’abuso, dunque, tradisce la chiamata del Signore “e sono colpevoli anche quelli che hanno coperto queste cose. Anche alcuni vescovi che hanno coperto: è una cosa bruttissima”, ha sottolineato il Papa.

“I muri per fermare i migranti non sono la soluzione” – Durante il viaggio Bergoglio è tornato poi su un tema a lui caro, quello dell’immigrazione. “Sapete come finiscono i muri: tutti i muri crollano, oggi, domani o dopo cento anni. Non è questa la soluzione”, ha detto parlando delle barriere anti immigrati in Europa. Dinanzi alla crisi migratoria, “in questo momento l'Europa è in difficoltà”. “Dobbiamo essere intelligenti, viene tutta quella ondata migratoria, e non è facile trovare soluzioni. Ma con il dialogo i Paesi devono trovarlo. I muri non sono la soluzione. Invece i ponti lo sono, sempre”, ha continuato Bergoglio. “I muri durano solo un tempo determinato – ha ribadito – ma non risolvono il problema: esso rimane, ma con più odio”.

 “Chiesa è donna, ma no alle donne sacerdote” – Durante il viaggio Bergoglio ha anche accennato alla questione delle donne sacerdote: “Non si può fare, Giovanni Paolo II lo ha detto chiaramente”. “Non perché le donne non ne abbiano la capacità”, ha chiarito Papa Francesco, “anzi, nella Chiesa le donne sono più importanti degli uomini. Perché la Chiesa è donna”. Con i giornalisti del volo papale Bergoglio ha anche chiarito che la sua recente riforma sulla nullità matrimoniale non è un “divorzio cattolico”.

“Il sindaco Marino? Non l’ho invitato io” – “Io non ho invitato il sindaco Marino, chiaro? Ho chiesto agli organizzatori e neanche loro lo hanno invitato”, ha risposto Bergoglio alle domande in merito alla presenza del primo cittadino romano all'Incontro mondiale delle famiglie di Filadelfia. “È  venuto – ha aggiunto Francesco -. Lui si professa cattolico: è venuto spontaneamente”.

“Cina? Andarci sarebbe una grande gioia” – Di ritorno dagli Stati Uniti il Papa ha già voglia di progettare nuovi viaggi. “La Cina è una grande nazione che apporta al mondo una grande cultura e tante cose buone”, ha detto affermando di amare il popolo cinese e di augurarsi che ci siano le possibilità di avere buoni rapporti. “Abbiamo contatti, ne parliamo. Per me un visitare un Paese amico come la Cina che ha tanta cultura e tanta possibilità di fare del bene sarebbe una gioia”, così il Pontefice.

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