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Papa Francesco proclama i suoi primi Santi: due suore e i martiri di Otranto

Decine di migliaia di persone in festa in piazza San Pietro per i primi Santi canonizzati da Francesco ed “ereditati” da Ratzinger: sono gli 800 martiri di Otranto, che per non rinnegare la loro fede vennero massacrati, la prima suora colombiana e una messicana.
A cura di Susanna Picone
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Decine di migliaia di persone in festa in piazza San Pietro per i primi Santi canonizzati da Francesco ed “ereditati” da Ratzinger: sono gli 800 martiri di Otranto, che per non rinnegare la loro fede vennero massacrati, la prima suora colombiana e una messicana.

Domenica 12 maggio Papa Francesco ha proclamato i primi Santi del suo Pontificato, quelli “ereditati” da Benedetto XVI che ne decise la canonizzazione nel giorno delle sue dimissioni. In una piazza San Pietro affollata da migliaia di fedeli sono stati canonizzati gli 800 martiri di Otranto e due religiose. “Chiediamo a Dio di sostenere i tanti cristiani che proprio in questi tempi e in tante parti del mondo ancora soffrono violenze. Dia loro il coraggio della fedeltà e di rispondere al male con il bene”: così Francesco nel corso della celebrazione della messa. Diventano Santi i martiri di Otranto, uccisi dai turchi nel 1480 perché non vollero rinnegare la loro fede, e due religiose, Laura di Santa Caterina da Siena Montoya y Upequi, fondatrice della Congregazione delle suore missionarie della Beata Vergine Maria Immacolata e di Santa Caterina da Siena, e Maria Guadalupe Garcia Zavala, cofondatrice della Congregazione delle Serve di Santa Margherita Maria e dei Poveri. L’esempio di Laura Montoya, prima santa colombiana, “ci insegna a essere generosi con Dio, a non vivere la fede da soli – come se fosse possibile vivere la fede in modo isolato – ma a comunicarla, a portare la gioia del Vangelo con la parola e la testimonianza di vita in ogni ambiente in cui ci troviamo”, così Francesco parlando della religiosa.

Decine di migliaia di persone in piazza San Pietro – Della suora messicana il Papa ha detto che lei rinunciò a una vita comoda “per seguire la chiamata di Gesù” e servire gli ammalati e gli abbandonati. Poi i martiri di Otranto: “Aiutino il caro popolo italiano – così Bergoglio – a guardare con speranza al futuro, confidando nella speranza di Dio che mai abbandona, neanche nei momenti difficili”. Dove trovarono la forza per rimanere fedeli?, così Francesco ai presenti: “Proprio nella fede, che fa vedere oltre il confine della vita terrena”. Al termine della messa e dopo il Regina Caeli, Papa Francesco ha percorso piazza San Pietro e via della Conciliazione a bordo della jeep scoperta per salutare da vicino le decine di migliaia di fedeli presenti. Come ormai sua consuetudine il Papa ha spesso baciato e accarezzato bambini e malati. Al termine del lungo giro della piazza in auto, Francesco ha anche percorso a piedi alcuni metri per salutare personalmente altri disabili giunti a San Pietro.

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