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Papa Francesco parlerà dei gay nella prossima enciclica

Il Pontefice nella lettera pastorale dedicata al tema della “salvaguardia del creato” potrebbe trattare anche la cosiddetta “ideologia del gender”. Ma le sue parole stavolta potrebbero non piacere affatto alla comunità Lgbt.
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La nuova enciclica di Papa Francesco sul tema della salvaguardia del creato, in corso di stesura, potrebbe trattare anche il tema della cosiddetta "ideologia del gender" ed il Pontefice sarebbe pronto a scrivere parole chiare e nette su una teoria contraria alla dottrina della Chiesa. A far trapelare la notizia è il sito web de “Il Timone”, una delle principali riviste cattoliche italiane, nota agli addetti ai lavori per il suo taglio tradizionalista. In un articolo di poche righe, non firmato, postato nelle scorse ore, “Il Timone” racconta che “un vescovo di un'importante diocesi italiana, alla sua domanda diretta al Papa su cosa fare di fronte al dilagare dell’ideologia del gender” si sarebbe sentito rispondere che il tema sarà oggetto della enciclica che sta scrivendo e che dovrebbe essere resa nota nel giro di qualche mese. La notizia trova, oggi, qualche timida e prudente conferma in ambienti vaticani.

Il Papa dovrebbe riaffermare la dottrina storica della Chiesa, che si basa sulla frase della Genesi “maschio e femmina li creò”, mentre i teorici del gender ritengono che costringere la gente a “scegliere” solo tra queste due opzioni sia limitativo e discriminante e propongono di dare la possibilità a tutti di decidere a quale sesso appartenere anche al di là del dato biologico. I sostenitori della teoria danno per scontato che si possa anche non scegliere di essere maschi o femmine, lasciando aperte numerose altre opzioni. Basti pensare che l’Onu sostiene apertamente la teoria del gender, riconoscendo i diritti di eterosessuali, omosessuali, lesbiche, transessuali, bisessuali. Ancora di meglio fa Facebook: il popolare social network consente ai propri utenti dei paesi angolosassoni di potersi iscrivere scegliendo tra ben 71 tendenze sessuali differenti: oltre a quelle “classiche”, una persona può rendere noto di essere asessuale, polisessuale, intersessuale, poligenere, trans mascolino o anche “dallo spirito doppio”, qualsiasi cosa questa definizione significhi.

Le parole di Papa Francesco sui gay

Una enciclica che discuta in maniera approfondita la teoria del gender potrebbe segnare un punto importante nel pontificato di Francesco, che, a differenza di Benedetto XVI, non ha mai dedicato un ragionamento completo a questo argomento. Tuttavia, appena poche settimane fa, il vescovo austriaco Andreas Laun ha riportato che il pontefice gli avrebbe detto di ritenere “demoniaca” la teoria del gender, mentre lo stesso Papa ha indirettamente affrontato il problema in pubblico, nel corso di una udienza concessa ai componenti dell’Ufficio Internazionale Cattolico per l’Infanzia lo scorso aprile, dichiarando che “occorre ribadire il diritto dei bambini a crescere in una famiglia, con un papà e una mamma capaci di creare un ambiente idoneo al suo sviluppo e alla sua maturazione affettiva. Continuando a maturare in relazione alla mascolinità e alla femminilità di un padre e di una madre".

Di sicuro, rischia di cadere l’immagine “gay friendly” di papa Francesco costruita ad arte da alcuni circoli di pensiero stravolgendo il senso della frase “chi sono io per giudicare?”. Il Pontefice, infatti, parte dal presupposto, ovviamente non nuovo perché basato sulle parole di Gesù all’adultera, che tutti siamo peccatori e che necessitiamo della conversione del cuore, che siamo eterosessuali, gay o lesbiche. C’è stato, invece, chi ha voluto estrapolare dal contesto quella frase per far passare il messaggio che il comportamento omosessuale non fosse più da considerarsi un peccato per la Chiesa cattolica (tra l’altro, come se una frase smozzicata dal Papa a braccio in una occasione pubblica potesse modificare la dottrina ufficiale). Se saranno confermate le notizie sul testo della nuova enciclica di Francesco c’è da essere sicuro che si alzerà un’altra volta il polverone delle polemiche.

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