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Papa Francesco alla Casa Bianca: “Qui come figlio di emigranti”

Il Santo Padre è accolto dalla famiglia Obama a Washington. Oggi e domani visita nella capitale americana, venerdì invece Francesco sarà nella Grande Mela. Quindi sabato sarà la volta di Philadelphia.
A cura di Biagio Chiariello
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UPDATE – Il Papa ai vescovi Usa: “Mai più pedofilia” – Tra i temi affrontati da Papa Francesco in questa giornata a Washington anche quello della pedofilia. “Non si ripetano mai più i crimini di pedofilia”, ha detto Papa Francesco ai vescovi americani nella cattedrale di San Matteo. “So quanto ha pesato in voi la ferita degli ultimi anni, e ho accompagnato il vostro generoso impegno per guarire le vittime, consapevole che nel guarire siamo pur sempre guariti, e per continuare a operare affinché tali crimini non si ripetano mai più”. Il Pontefice ha toccato anche il tema della povertà e della fame e ha lanciato un appello all’accoglienza dei migranti. “Non è mia intenzione tracciare un programma o delineare una strategia. Non sono venuto per giudicarvi o per impartirvi lezioni”, così Bergoglio ha “tranquillizzato” i vescovi Usa e ha poi richiamato all'unità (“la Chiesa non può lasciarsi dividere, frazionare o contendere”) e a non tacere sulle vittime dell'aborto e quelle della fame, della guerra e del terrorismo, della droga e della violenza, delle migrazioni e del clima. Papa Francesco ha dunque raccomandato di accogliere i migranti latini: “Ora avete questa lunga ondata d'immigrazione latina che investe tante delle vostre diocesi. Accoglieteli senza paura – ha detto il Pontefice – Offrite loro il calore dell'amore di Cristo e decifrerete il mistero del loro cuore. Sono certo che, ancora una volta, questa gente arricchirà l'America e la sua Chiesa”.

UPDATE – I discorsi di Papa Francesco e Barack Obama alla Casa Bianca – Come da programma, la prima tappa del viaggio negli Usa per Papa Francesco è stata una visita alla Casa Bianca.  Obama ha accolto il Papa sul prato della sua residenza insieme a sua moglie: “Grazie per il grande dono della speranza”, così durante il suo discorso, “grazie non solo per il ruolo, ma per le qualità uniche come persona. Nella umiltà, semplicità, nella dolcezza delle parole e la generosità dello spirito vediamo in lei un esempio vivente degli insegnamenti di Gesù. Lei ci ricorda come il più potente messaggio di Dio è la misericordia. E questo significa accogliere lo straniero con empatia e col cuore realmente aperto, che si tratti di rifugiati che fuggono da terre lacerate dalla guerra o immigrati che lasciano la loro casa in cerca di una vita migliore”. Obama ha detto di appoggiare l’appello a sostenere le comunità più vulnerabili al cambiamento climatico “e per unirci per preservare il nostro prezioso mondo alle generazioni future”. “Noi qui siamo con voi nel difendere la libertà religiosa e il dialogo interreligioso, riconoscendo che le persone ovunque esse siano devono essere liberi di vivere la propria religione da paure e intimidazioni”, ha continuato il presidente. “Le siamo grati per l'impagabile sostegno dato al nostro ‘nuovo inizio' con il popolo cubano”, ha detto poi il presidente durante la cerimonia. “Quale figlio di una famiglia di emigranti, sono lieto di essere ospite in questa Nazione, che in gran parte fu edificata da famiglie simili”: così da parte sua Papa Francesco nel suo discorso alla Casa Bianca. Bergoglio ha detto di essere venuto ad “ascoltare e condividere molti dei sogni e delle speranze del popolo americano”. Il Papa ha ricordato che i cattolici americani, insieme agli altri cittadini, “sono impegnati a costruire una società che sia veramente tollerante ed inclusiva, a difendere i diritti degli individui e delle comunità, e a respingere qualsiasi forma di ingiusta discriminazione”. Essi “si attendono che gli sforzi per costruire una società giusta e sapientemente ordinata rispettino le loro preoccupazioni più profonde e i loro diritti inerenti alla libertà religiosa”, una delle “conquiste più preziose dell’America”. Papa Francesco è giunto alla Casa Bianca a bordo di una Fiat 500. Circa ventimila ospiti, tra cui i cardinali statunitensi, il praesidium della Conferenza Episcopale degli Usa e i vescovi di Washington, all'incontro. Dopo i discorsi sul prato della Casa Bianca Obama e il Papa hanno avuto un colloquio privato nello studio ovale. Poco prima dell’arrivo del Pontefice, il presidente Usa aveva twittato: “Benvenuto alla Casa Bianca @Pontifex! Il suo messaggio di amore, speranza e pace ci hanno ispirato tutti”.

Prosegue il viaggio di Papa Francesco in America. Dopo la visita a Cuba con la stretta di mano all’ex Lider Maximo Fidel Castro, ieri Bergoglio è atterrato negli Stati Uniti, nella base militare di Andrews, dove ad accoglierlo ha trovato l'intera famiglia Obama. Le successive tappe saranno poi New York e Philadelphia. Nella giornata di oggi il Santo Padre sarà invece alla Casa Bianca, dove avrà il colloquio nello Studio Ovale con il presidente USA. La cerimonia di benvenuto nel South Lawn della Casa Bianca avrà inizio alle 9.15 (le 15.15 in Italia). "Sarà soprattutto l'opportunità per parlare dei valori che lui e il presidente Obama hanno in comune. E sono molti", ha detto il portavoce del presidente Usa, Josh Earnest. Alle 11.30 (le 17.30 italiane) è in programma l'incontro con i vescovi americani nella cattedrale di San Matteo. Per il suo arrivo nella Capitale degli States è stato predisposto un sistema di sicurezza e protezione senza pari, anche perché è prevista un'affluenza di centinaia di migliaia di persone. In ogni caso, oltre ai tantissimi gli agenti schierati, ci sarà anche il servizio di sicurezza personale del Papa. Domani invece visita al Congresso e quindi appuntamento con le associazioni di beneficenza cattoliche dell'Arcidiocesi, presso la St. Patrick's Catholic Church.

Il viaggio del Papa prosegue a New York e Philadelphia

Come detto, il viaggio di Papa Francesco proseguirà a NYC dove dovrebbe arrivare nel pomeriggio di domani, alle 17 (23 italiane). Un paio d’ore dopo ì atteso per una messa alla St. Patrick Cathedral sulla Quinta Avenue di Manhattan. Il mattino successivo, venerdì il Pontefice incontra alle 8,30 (14,30 da noi) l'Assemblea Generale dell'Onu, in occasione del settantesimo anniversario dell'organizzazione. Alle 11,30 si reca al 9/11 Memorial Museum per una cerimonia multi-confessionale. Alle 16 visita in una scuola di Harlem e alle cinque processione a Central Park per la quale sono stati distribuiti 80.000 biglietti da una lotteria cittadina. Un'ora dopo, alle sei, partecipa alla Messa nell'arena sportiva del Madison Square Garden. Sabato sarà la volta di  Philadelphia, che il Papa lascerà nella giornata di domenica per tornare a Roma. Atterraggio previsto nella tarda mattinata di lunedì.

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