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Papa Francesco tuona contro i corrotti: “Renderanno conto del male compiuto”

Parole durissime quelle che Bergoglio ha pronunciato nel corso dell’udienza generale in Piazza San Pietro: il Papa ha illustrato l’inferno che attende chi lucra a spese dell’onestà altrui, sulle guerre e sulla pelle degli altri.
A cura di Susanna Picone
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“Un giorno tutto finisce e nessuno può portarsi dall'altra parte il frutto della sua corruzione”: con parole dure oggi Papa Francesco si è rivolto ai 35mila fedeli giunti in Piazza San Pietro a Roma per l’udienza generale del mercoledì. Parole dure attraverso le quali Bergoglio ha illustrato l’inferno che attende chi lucra a spese dell’onestà altrui, chi lucra sulle guerre e sulla pelle degli altri. “Voi pensate che i corrotti, quanti fanno la tratta delle persone umane o i fabbricanti di armi siano davvero felici? Non lo sono”, così il Papa che ha detto che “nell’aldilà dovranno rendere conto a Dio” del male che hanno compiuto. Non porteranno con sé – ha continuato Papa Francesco – “né soldi, né potere, né orgoglio”. Bergoglio ha spiegato oggi il settimo dono dello Spirito, chiamato “timore di Dio”: “Apre il cuore degli uomini alla bontà, alla misericordia”, ma “il timore di Dio è anche un allarme di fronte alla pertinacia nel peccato. Quando una persona vive nel male, quando bestemmia contro Dio, quando sfrutta gli altri, quando li tiranneggia, quando vive soltanto per i soldi, la vanità, il potere, l'orgoglio, allora il santo timore di Dio ci mette in allerta. Attenzione! Con tutto questo potere, con tutti questi soldi, con tutto il tuo orgoglio e tutta la tua vanità, non sarai felice”.

Udienza generale di Papa Francesco dedicata al “timore di Dio”

Il Papa ha parlato di coloro che fabbricano armi per fomentare le guerre: “Sono sicuro che se faccio la domanda ‘quanti di voi siete fabbricanti di armi?’ Nessuno! Questi non vengono a sentire la parola di Dio, questi fabbricano armi e sono mercanti di morte. Che il timore di Dio faccia loro comprendere che un giorno tutto finisce e che dovranno rendere conto a Dio”. Dopo l'incontro con i malati e il tradizionale giro in jeep in piazza San Pietro, Papa Francesco ha scambiato un rapido saluto con il suo medico personale, il professor Patrizio Polisca. Il medico si era messo in fila con gli speaker che leggono i testi nelle varie lingue e che Francesco saluta sempre personalmente all'inizio dell'udienza generale. Dopo averlo visto scherzare con alcuni di loro al suo turno il medico ha scambiato solo poche parole e un tranquillizzante sorriso col Papa che, dopo la leggera indisposizione dei giorni scorsi, è apparso in buona forma.

Gli operai di Pomigliano donano una Panda a Papa Francesco

Prima della catechesi alla udienza generale, una delegazione di lavoratori di Pomigliano d'Arco ha consegnato a Papa Francesco una Panda blu prodotta nello stabilimento Giambattista Vico della Fiat. Un dono che i lavoratori di Pomigliano avevano deciso di portare al Papa all’indomani della visita di Bergoglio ad Assisi lo scorso ottobre. In quella occasione i lavoratori avevano espresso in una lettere il desiderio di portare al Papa un’auto come quella che lui stesso aveva usato per spostarsi nella città umbra.

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