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Il cardinale Burke ‘corregge’ di nuovo Papa Francesco. E ora rischia il posto

Non è la prima volta che Raymond Burke, capo della Segnatura Apostolica, contesta pubblicamente Papa Bergoglio: presto potrebbe essere rimosso dal suo incarico in Vaticano.
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Il cardinale statunitense Raymond Burke “corregge” il “chi sono io per giudicare un omosessuale” di papa Francesco nel corso di una intervista televisiva. Il prelato, attualmente a capo del più alto tribunale vaticano, la Segnatura Apostolica, ha chiarito che “è necessario giudicare le azioni, tutti emettono continuamente giudizi su certe azioni. La legge naturale è questa: scegliere il bene ed evitare il male.” Burke, che è considerato un tradizionalista negli ambienti della curia romana, ha precisato che si devono giudicare gli atti gravemente peccaminosi come quelli omosessuali, ma che non si può puntare il dito contro chi li compie perché “magari è nel peccato senza saperlo”. Per Burke giudicare i peccati altrui è giusto e necessario “perché altrimenti non possiamo vivere una vita buona e morale". Burke ha chiarito che, a suo parere, la frase pronunciata dal Papa nel 2013 in aereo mentre tornava dalla Giornata Mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro, non può essere utilizzata come un argomento a sostegno del matrimonio omosessuale, come invece fanno molti esponenti del movimento LGBT. Il cardinale ha precisato di non essere intollerante verso i gay: “Ho compassione per loro – ha dichiarato – e questo significa che voglio che conoscano la verità ed evitino di rimanere nel peccato per il loro bene e la loro salvezza.” Per Burke, se i cattolici rimanessero in silenzio davanti alle “aggressive istanze degli omosessuali” non farebbero altro che “restare a guardare alla distruzione della nostra società".

Burke e gli scontri con Papa Francesco

Non è la prima volta che l’alto prelato statunitense, noto nel mondo cattolico per le sue dure prese di posizione contro aborto, eutanasia e matrimoni gay, va controcorrente rispetto ai comportamenti ed alle parole di papa Francesco: arrivò addirittura a criticare il testo dell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium, forse il più importante testo finora firmato da Francesco nel corso del suo pontificato, dicendo di non “aver ancora trovato il modo di descrivere questo documento”. Per questo, gira voce in Vaticano, presto potrebbe essere rimosso dal suo incarico di prefetto del tribunale della Segnatura Apostolica per essere destinato ad incarichi puramente onorifici. Una decisione in questo senso attesa già da parecchi mesi e che potrebbe essere ratificata da Jorge Bergoglio nelle prossime settimane.

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