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Papa Francesco al sacrario di Redipuglia prega per i caduti: “Guerra è follia”

Papa Francesco è in Friuli Venezia Giulia per il centenario dell’inizio della prima guerra mondiale. “Trovandomi qui, in questo luogo, trovo da dire soltanto: la guerra è una follia”, così Bergoglio durante la messa.
A cura di Susanna Picone
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Papa Francesco è arrivato questa mattina in Friuli Venezia Giulia per il centenario dell'inizio della prima guerra mondiale. Atterrato all'aeroporto di Ronchi dei Legionari, Bergoglio è stato accolto dal ministro della Difesa Roberta Pinotti e dal presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani. La visita del Papa durerà mezza giornata, alla fine della quale Francesco consegnerà agli ordinari militari e ai vescovi presenti una lampada, che verrà accesa nelle rispettive diocesi nel corso delle celebrazioni di commemorazione della guerra. Il rientro a Roma di Papa Francesco è previsto alle 12:50. Atterrato in Friuli Bergoglio è salito su una utilitaria targata Vaticano diretta al cimitero austro-ungarico e al sacrario di Redipuglia. Da solo Papa Francesco è entrato al cimitero austro-ungarico di Fogliano di Redipuglia e si è raccolto in un momento di preghiera. Nel cimitero riposano 14.550 salme di soldati caduti in quest'area nel corso della Prima Guerra Mondiale.

Il grido di Papa Francesco: “Guerra è follia, ora c’è terzo conflitto”

“Dopo aver contemplato la bellezza del paesaggio di tutta questa zona, dove uomini e donne lavorano portando avanti la loro famiglia, dove i bambini giocano e gli anziani sognano… trovandomi qui, in questo luogo, trovo da dire soltanto: la guerra è una follia”: queste le parole pronunciate da Papa Francesco nel corso della messa celebrata a Redipuglia. “La guerra distrugge – ha detto il papa – distrugge anche ciò che Dio ha creato di più bello, l’essere umano. La guerra stravolge tutto, anche il legame tra fratelli. La guerra è folle, il suo piano di sviluppo è la distruzione: volersi sviluppare mediante la distruzione”. “Anche oggi, dopo il secondo fallimento di un'altra guerra mondiale, forse si può parlare di una terza guerra combattuta ‘a pezzi', con crimini, massacri, distruzioni”, ha detto ancora il Papa.

L’omelia della messa del Papa al Sacrario militare di Redipuglia

Nella messa al Sacrario di Redipuglia Papa Francesco ha puntato il dito contro “questi pianificatori del terrore, questi organizzatori dello scontro, come pure gli imprenditori delle armi”, gli affaristi della guerra che “hanno scritto nel cuore: ‘A me che importa?’”. “Con cuore di figlio, di fratello, di padre, chiedo a tutti voi e per tutti noi – così il Papa in un altro passaggio dell’omelia – la conversione del cuore: passare da quel ‘A me che importa?', al pianto. Per tutti i caduti della ‘inutile strage', per tutte le vittime della follia della guerra, in ogni tempo. L'umanità ha bisogno di piangere, e questa è l'ora del pianto”. I fedeli hanno accolto con un lungo silenzio la forte omelia di Bergoglio.

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