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“Papa Francesco a Torino dormirà nelle camere dei senzatetto”

La città di Torino si prepara alla visita di papa Francesco programmata per il 21 e 22 giugno. Ad attendere Bergoglio molti regali: i ragazzi di una scuola professionale hanno addirittura costruito una moto per lui.
A cura di S. P.
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Il prossimo fine settimana Torino accoglierà in città Papa Francesco. Insieme al papa, che ha deciso di finanziare i poveri che vogliono vedere la Sindone, nel capoluogo piemontese arriveranno molti fedeli per cui la città si sta preparando al grande evento. La visita del pontefice, in occasione dell'Ostensione della Sindone e del Bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco, si articolerà nelle giornate di domenica 21 e lunedì 22. Duemila volontari saranno dislocati su tutto il percorso, i mezzi pubblici saranno potenziati del 30 fino al 50 per cento, la metropolitana resterà aperta fino alle 5.30 del mattino e saranno potenziati anche i trasporti extra urbani. Inoltre verranno allestiti diversi punti di soccorso medico e di distribuzione dell’acqua e lungo il percorso papale –  in piazza Castello, piazza San Giovanni, piazzetta Reale, Piazza San Carlo, via Po – saranno installati maxi schermi che permetteranno a tutti di seguire la messa che Bergoglio celebrerà in piazza Vittorio. Già da domani lunedì 15 giugno inizieranno i lavori per l'allestimento della struttura che ospiterà le celebrazioni religiose.

Tanti gli appuntamenti a Torino presenti nell’agenda di Papa Francesco, dall’incontro con il mondo del lavoro a quello con i malati fino a quelli con i profughi e i giovani della Pastorale. L'arcivescovo della città, Cesare Nosiglia, ha anticipato al quotidiano La Stampa un dettaglio sul soggiorno di Bergoglio a Torino: “Dormirà in arcivescovado. Sarà contento di sapere che proprio in quelle stanze per due inverni abbiamo alloggiato persone senza dimora”. L’arcivescovo ha detto anche che ad attendere il Papa ci saranno tantissimi regali: “I ragazzi di una scuola professionale hanno addirittura costruito una moto per lui. Poi ci sono quadri, ceramiche, vetri, formelle, una sedia molto importante. Lui li vedrà la sera, li benedirà. Servirà un tir per mandare tutto in Vaticano”.

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