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Pallone d’Oro, la Fifa censura la scritta “100% Jesus” della fascia di Neymar

Al termine della Champion’s League 2015, vinta dal Barcellona, l’asso brasiliano aveva inneggiato alla sua fede, ma la Fifa ha deciso di cancellare al computer la scritta, che è scomparsa dal video celebrativo del campione brasiliano.
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La Fifa cancella la scritta “100% Jesus” dalla fascia indossata da Neymar in mondovisione al termine della finale di Champion’s League 2015. Un vero e proprio caso di censura: della scritta, nero su bianco, sulla bandana, non c’è traccia sul video che ricapitola le gesta dell’atleta brasiliano mandato in onda nel corso della cerimonia di premiazione per il Pallone d’Oro 2015: è stata evidentemente cancellata con l’ausilio di un software. Una decisione incredibile che può avere una sola finalità: eliminare un riferimento religioso dal programma televisivo, anche se questo ha voluto dire cancellare un segno identitario di un campione dello sport che invece si intendeva celebrare.

Neymar, capitano e stella della nazionale brasiliana di calcio è uno dei tre giocatori di calcio più forti del mondo, insieme a Lionel Messi e a Cristiano Ronaldo. Al termine della finale di coppa del maggio 2015, che aveva visto il suo Barcellona sconfiggere la Juventus 3-1 davanti ai 74mila spettatori dello stadio Olimpico di Berlino, ha indossato una fascia in cui richiamava la sua appartenenza religiosa. Si era anche trattato di un segno di ringraziamento alla chiesa evangelica di Sao Vicente, che aveva aiutato, negli scorsi anni la squadra del cuore di Neymar, il leggendario Santos di Pelè, ad uscire da una profonda crisi finanziaria. Come una sorta di “fioretto”, da allora Neymar indossa una bandana in cui inneggia a Gesù, che il calciatore ritiene essere una parte importante della proprio vita. Gli era sembrato logico che, in un momento di grande festa, anche Gesù fosse con lui nel corso delle celebrazioni.

Quella fascia ha un significato veramente speciale per Neymar: ne portava una simile quando era bambino e l’aveva indossata quando il Santos aveva vinto il campionato dello Stato di San Paolo, in Brasile, nel 2012, mentre i giocatori facevano il giro di campo per festeggiare con il pubblico. Il calcio, il Sud America, la fede in Dio è un trinomio usuale: da Ricardo Kakà a David Luiz, da Albel Balbo a Javier Zanetti, tanti i campioni che non hanno fatto mai mistero di essere ferventi cristiani. Una dimostrazione plateale come quella di Neymar, però, non si era mai vista. Una dimostrazione che qualcuno, nella federazione mondiale del calcio, ha deciso di cancellare trattandola come una cosa da nascondere. Sembra quasi che la Fifa provi più vergogna per un calciatore che fa una dedica a Gesù che per lo scandalo corruzione che, recentemente, ne ha decapitato i vertici.

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