Palermo, studente muore all’università precipitando da un balcone al settimo piano

Un giovane di diciannove anni, G.D.T., è stato trovato morto in un cortile della facoltà di Lettere dell'università di Palermo. Il ragazzo, uno studente del corso triennale di Lingue, è precipitato da un terrazzo dell'aula Seminari situato al settimo piano dell'edificio, in una zona poco accessibile della struttura. Le cause della tragedia sono ancora in fase di accertamento e al momento non si esclude nessuna ipotesi: nè la caduta accidentale, nè il suicidio.

Secondo alcuni docenti, il balcone da cui sarebbe caduto il diciannovenne sarebbe lo stesso da cui si lanciò Norman Zancone, il giovane dottorando di 27 anni, che si tolse la vita il 13 settembre del 2010 perché non vedeva il futuro che sperava in ambito accademico. Norman aveva lasciato un quaderno dove aveva annotato una sorta di testamento: "la libertà di pensare e anche la libertà di morire. Mi attende una nuova scoperta anche se non potrò commentarla", c'era scritto sul diario.

I vigili del fuoco sono intervenuti per recuperare il corpo del diciannovenne, sulla cui morte è stata avviata un'indagine dai carabinieri. Presente anche il medico legale, che sta effettuando i rilievi sul cadavere del giovane. Intorno alle 17 di questo pomeriggio è arrivata all'università la madre dello studente che, quando ha confermato che la vittima era il figlio, ha avuto un malore per la disperazione. Intorno alla facoltà di Lettere si sono radunate diverse persone, tra altri studenti della facoltà, amici e conoscenti del diciannovenne e anche curiosi attirati dalla folla e dall'arrivo dei vigili del fuoco. All'università è accorso anche il rettore dell'ateneo, Fabrizio Micari, che su Facebook ha commentato sconvolto l'episodio: "Mi sto recando al campus…una tragedia!!!!! Un pensiero ed una preghiera per i familiari dello studente".