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Pakistan, donna incinta e marito torturati e uccisi dai parenti: non approvavano le nozze

Con la scusa di una visita di cortesia, i parenti della donna, tra cui la madre e il fratello, si sono presentati in casa dei due coniugi poi li hanno rapiti, torturati e uccisi.
A cura di A. P.
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Nuova drammatica storia di violenza familiare in Pakistan dove una donna incinta di 26 anni, Aqsa Bibi, e suo marito, il 30enne Muhammad Shakeel, sono stati rapiti, torturati e uccisi dai parenti che arano contrari al loro matrimonio. I corpi senza vita dei due coniugi sono stati ritrovati dalle autorità locali  in un canale di scolo a Thikriwala, un villaggio nella provincia del Punjab, con colpi di pistola alla testa. Secondo la polizia locale, i due sarebbero stati sorpresi in casa dai parenti di lei che hanno finto una visita di cortesia nonostante i rapporti non idilliaci.

I coniugi poi sono stati aggrediti, torturati e infine uccisi in una vera e propria esecuzione con un colpo di pistola alla testa. Infine i loro cadaveri gettati un canale poco lontano. Secondo gli inquirenti locali, il movente dell'efferato duplice delitto sarebbe da ricercare nell'avversione della famiglia della donna per il matrimonio di Aqsa con Muhammed. L'agguato  sarebbe stato preparato con cura dal fratello della 26enne e da sua madre che avrebbero fatto parte del gruppo che ha rapito e poi ucciso la coppia e che ora sono ricercati e in fuga . A lanciare l'allarme era stato il padre del 30enne allarmato dall'assenza dei due in casa. Dopo ore di ricerche i cadaveri sono stati trovati il giorno seguente.

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