Pagati 1.400 euro al mese per fare il giro del mondo (e fare da babysitter a 3 bimbi)
A chi non piacerebbe mollare tutto e fare un viaggio gratis per il mondo? Ebbene, una coppia americana offre proprio questo: un giro del pianeta di oltre un anno dagli Stati Uniti all'Islanda, passando per il Centro Europa, fino alle isole del Pacifico e l'Asia per una paga tra i 1.200 e 1.500 dollari al mese, oltre alla totale copertura delle spese di viaggio, vitto e alloggio. Ora vi starete chiedendo dov’è la fregatura.
Derek e M'Kenzie Tillotson chiedono al potenziale candidato (o candidata) di viaggiare insieme a loro, e soprattutto in compagnia tre figli piccoli, Porter, Beckett e Wren. Insomma, cercano una tata che si prenda cura dei loro bambini. “Siamo alla ricerca di qualcuno che ami i nostri figli, come facciamo noi, anche quando stanno agendo in questo modo” spiega la signora Tillotson sul proprio blog.
La loro idea è quella di partire nel mese di luglio da New York verso Islanda. Seguirà un bel tour in giro per il Vecchio Continente (Italia inclusa) per poi far ritorno nello Utah (Stato originario dei Tillotson) per passarci le vacanze natalizie), prima di ripartire per le Hawaii, nel Pacifico, e in Asia fino al prossimo giugno. L’offerta include anche un biglietto aereo ‘da e per’ il paese di origine della baby-sitter in modo che possa trascorrere il Natale con i propri cari. Chi accetterà la proposta avrà uno o anche due giorni di riposo alla settimana, a seconda del programma di viaggio.
“Sia Derek e io lavoreremo solitamente da casa, quindi saremo comunque lì per aiutare. Ma vogliamo contare su voi al 100%, anche e soprattutto per fare da insegnanti ai nostri bambini. La scuola sarà di cinque giorni a settimana per poche ore, preferibilmente dopo la prima colazione. In questo modo, il resto della giornata sarà libero così da poter uscire con noi ed esplorare in giro” spiega M’Kenzie. I Tillotson invitano tutti coloro che si sentono pronto a candidarsi anche attraverso la loro pagina Facebook, e invitano anche chi crede di non essere idonei a condividere il messaggio con più persone possibile.