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Paestum, scoperti i resti di un edificio di culto nel parco archeologico

Un’imponente struttura di 20 metri è emersa dalle ricerche condotte dalle archeologhe dell’università Federico II, realizzata nell’area del Santuario di Hera al Parco archeologico di Paestum diretto da Gabriel Zuchtriegel.
A cura di Redazione Cultura
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Probabilmente si tratta di uno dei più importanti luoghi di culto della Magna Grecia. È quanto emerso dalla campagna di scavi condotta dalle archeologhe dell'università Federico II, realizzata al Parco archeologico di Paestum diretto da Gabriel Zuchtriegel. Il quale chiarisce che saranno necessari altri interventi per comprendere la funzione d'uso dei resti della grande costruzione a pianta quadrata lunga 20 metri appena scoperta. A Repubblica, lo stesso Zuchtriegel ha dichiarato:

Saranno i nuovi scavi a chiarire funzione e natura delle strutture venute alla luce a seguito della campagna di scavo realizzata nella zona C del santuario di Hera, quello che suscita interesse è la dimensione del manufatto architettonico, che rinvia a un edificio monumentale di fine VI secolo avanti Cristo distante 500 metri dall'Heraion.

La struttura, molto imponente, è stata realizzata con grandi blocchi in calcare e si trovava lungo la strada di VI secolo avanti Cristo che collegava la colonia magno greca di Posidonia al santuario di Hera Argiva alla foce del Sele, a nove chilometri di distanza. Il che significa che le sorprese potrebbero non essere finite qui e con ciò confermare che Paestum continua a riservare sorprese anche fuori dalle mura della colonia e delle aree dei templi. L'archeologa Bianca Ferrara, a capo delle ricerche, ha dichiarato:

Sono state quattro settimane di lavoro che hanno visto impegnati gli studenti e i giovani archeologi laureati della Federico II negli ultimi anni le nostre campagne di scavo si sono concentrate nella zona ubicata nei pressi del cuore dell'area sacra dove sono presenti due edifici che si sovrappongono, anche se con un diverso orientamento. Il più recente restituisce la planimetria di un'unità abitativa, di forma quasi quadrata, con ambienti disposti intorno a una corte centrale, databile tra la fine del III e l'inizio del II secolo avanti Cristo. Gli scavi si sono concentrati, in particolar modo, nel settore meridionale di questo edificio e ci hanno consentito di datare il momento dell'inizio della vita l'impianto ai primi decenni del II secolo avanti Cristo e il suo abbandono entro il II secolo dopo Cristo.

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