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Paestum, al via la manutenzione del Tempio di Nettuno: “Così si torna all’antico splendore”

Riparte dopo sette anni la manutenzione del tempio di Nettuno a Paestum, attraverso la rimozione della vegetazione infestante. Il direttore Gabriel Zuchtriegel: “La tutela al primo posto.”
A cura di Redazione Cultura
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La tutela, innanzitutto. Cercando di recuperare il tempo perduto. Questo il compito di chi dirige un museo o un sito archeologico. Per questo non può non si può non plaudire alla direzione intrapresa dal giovane direttore del Parco Archeologico di Paestum, Gabriel Zuchtriegel, in quanto promotore del bando per l'aggiudicazione di lavoro di restauro del valore di 165mila euro, che serviranno alla manutenzione ordinaria del tempio, ferma da sette anni per mancanza di fondi.

Adesso i soldi ci sono – o comunque, la riforma Franceschini offre la possibilità di reperire queste risorse anche tra privati – ed è quindi possibile ripartire nella direzione più utile per la valorizzazione di un'opera dell'ingegno umano, testimonianza di civiltà e di fondamentale rilevanza storico-culturale, come il Tempio di Nettuno a Paestum.

Uno dei maggiori problemi per la giusta conservazione del tempio deriva, infatti, dalla vegetazione che cresce letteralmente divorandolo, l'importante monumento. Le radici delle piante rischiano di danneggiare seriamente le strutture portanti.

L’intervento di conservazione sul tempio greco più integro del patrimonio italiano è stato messo a punto dal Parco archeologico di Paestum con il sostegno dell’Istituto superiore per la conservazione il restauro (Iscr) del Mibact e di esperti della Soprintendenza Pompei.

L'iniziativa prevede l'eliminazione dei depositi vegetali, il trattamento erbicida, l'estirpazione manuale delle piante, oltre a un trattamento biocida che consenta di eliminare le colonie di microorganismi, con la realizzazione di una nuova stuccatura di protezione dopo aver rimosso le precedenti ormai logore. Nell'oggetto dell'appalto previste anche altre azioni per far migliorare la fruizione del monumento da parte dei visitatori.

Tra le principali ragioni della crescita di piante, ci sono la mancanza di manutenzione degli elementi lapidei, la fessurazione della copertina superiore, oltre alla presenza di rigonfiamenti sulla parte alta del tempio che favoriscono la crescita di vegetazione le cui radici rappresentano un serio pericolo, contro cui il direttore tedesco di Paestum ha deciso di intervenire, puntando sulla tutela del tempio. In proposito, ha dichiarato:

Chi dice che i musei autonomi non fanno tutela, non conosce la realtà: accade l’esatto contrario. Mentre prima i fondi non arrivavano, adesso siamo noi a decidere come e dove investire – e la tutela riveste il primo posto.

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