Padova, parrucchiera espone doppio listino prezzi per italiani e stranieri

I vigili urbani di Padova hanno sequestrato il listino prezzi di una parrucchieria gestita da una titolare straniera, di origini nord africane. Le autorità, infatti, hanno riscontrato come i prezzi fossero differenti in base alla nazionalità dell'avventore. In caso di cliente italiano, infatti, il prezzo da pagare  per il taglio dei capelli- esposto su una tabella – sarebbe stato di 10 euro. Se invece il cliente fosse stato "nero" la quota sarebbe scesa a soli 6 euro. Anche la rasatura della barba reca prezzi differenti: bianchi 5 euro, neri 3. Per quanto riguarda "barba e capelli" i  bianchi avrebbero dovuto pagare 15 euro, i neri 8. L'iniziativa della titolare del "salone" ha destato non poche polemiche, animate soprattutto dal consigliere comunale Roberto Marcato e dall'assessore Fabrizio Boron, entrambi della Lega Nord e candidati in regione, che hanno giudicato il doppio listino come un'iniziativa "razzista verso gli italiani". "Noi siamo contro il razzismo, chi difende questo stato di cose è razzista. No apartheid", hanno quindi "tuonato" i due candidati.

I vigili urbani non hanno al momento emesso nessuna sanzione nei confronti della parrucchiera, che verrà comunque denunciata alla Procura per presunta violazione della Legge Mancino. Dal canto suo Gloria, la titolare dell'esercizio commerciale di origini africane finita al centro della polemica, si è difesa spiegando: "Non è razzismo, faccio pagare di meno i neri perché con loro in 10 minuti finisco. I bianchi mi chiedono di più, lavaggio, taglio, gel, ci vogliono 40 minuti".