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Padova, due italiani arrestati con 40 kg di esplosivo ad alto potenziale

I carabinieri hanno arrestato due “insospettabili” mentre altre tre persone sono state denunciate per concorso nel reato.
A cura di Susanna Picone
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I carabinieri di Padova hanno arrestato due persone, entrambi italiani, che sono stati trovati in possesso di decine di chili di esplosivi ad alto potenziale. Oltre ai due arresti altre tre persone – secondo una nota del Comando provinciale dei carabinieri – sono state denunciate per concorso nel reato. I due “insospettabili” italiani sono stati trovati in possesso di circa 40 chilogrammi di esplosivo. L'operazione è stata condotta tra le provincie di Padova e di Venezia tra il 27 e il 28 febbraio scorso. Stando a quanto ricostruito, i due uomini finiti in manette (si tratta di un 27enne e di un 28enne) avrebbero recuperato l'ingente quantità di esplosivo da ordigni bellici inesplosi per destinarlo alla criminalità organizzata, probabilmente con l'obiettivo di utilizzarlo per colpi ai bancomat. Andrebbe dunque esclusa ogni ipotesi di terrorismo, che era stata avanzata in un primo momento vista l'ingente quantità di materiale sequestrato. Il ritrovamento è avvenuto nel corso di una perquisizione effettuata dai carabinieri di Piove di Sacco nell'abitazione di una persona incensurata: in un container accanto alla casa dell'uomo i militari hanno ritrovato 11 chili di esplosivo provenienti da due ordigni della seconda guerra mondiale. Poi i carabinieri sono arrivati in una ditta in provincia di Venezia, dove sono stati ritrovati altri 37 chili di esplosivo.

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