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Padova, concedeva la moglie a sconosciuti in cambio di pochi euro, ma poi li ricattava

Una coppia di 50enni adescava singoli in cerca di sesso, poi venivano ricattati con la scusa di fantomatiche spese relative a finte gravidanze.
A cura di Giorgio Scura
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PADOVA – Prima il sesso occasionale, poi l'estorsione. Una coppia si concedeva ad altre persone per rapporti sessuali, ma poi le ricattava con la minaccia di divulgare ai familiari quanto accaduto. I due sono stati tratti in arresto dai carabinieri della stazione di Limena (Padova) per estorsione. Il gip del tribunale di Padova ha emesso nei loro confronti un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Sono un uomo e una donna conviventi a Vigonza, di 52 e 50 anni, già noti alle forze dell'ordine. Le indagini che hanno condotto all'arresto hanno preso avvio da due distinte denunce per fatti avvenuti nel 2013 e nel 2017. In entrambi i casi, le vittime hanno riferito di essere state avvicinate in zone frequentate da prostitute e di essersi accordate con la coppia per avere un rapporto sessuale con la donna in cambio di un piccolo contributo economico.

Al termine, però, l'uomo pretendeva altri soldi e minacciava di diffondere l'identità della vittima in caso di mancato pagamento. Anche a distanza di tempo, secondo quanto emerso, i due tornavano dai clienti e con la scusa di aver sostenuto spese mediche per una fantomatica gravidanza, continuavano a richiedere ulteriori somme. I carabinieri hanno calcolato in circa mille euro il denaro estorto nei due casi denunciati. I due sono stati portati presso le case circondariali di Padova e Verona.

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