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Def, ok del Parlamento al rinvio del pareggio di bilancio

Per la votazione sul Def è intervenuto anche il Ministro dell’economia spiegando il motivo dello slittamento del pareggio di bilancio.
A cura di Antonio Palma
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AGGIORNAMENTO: Dopo il Senato anche la Camera dei deputati approva il Documento di Economia e Finanza e il rinvio del pareggio di bilancio chiesto dal Governo. A favore dello spostamento del pareggio di bilancio al 2016 hanno votato 373 deputati contro 114, sono stati 4 invece gli astenuti. Hanno votato a favore anche i parlamentari di Sel, mentre è arrivato il no di Forza Italia e Movimento Cinque Stelle che hanno votato contro. Via libera di Montecitorio infine anche al Def 2014 con 348 voti favorevoli e 143 contrari.

AGGIORNAMENTO: Il Senato ha dato il via libera al rinvio del pareggio di bilancio chiesto dal Governo Renzi. Il provvedimento, presentato in Aula a Palazzo Madama dal Ministro dell'economia Padoan, è stato approvato con 170 voti favorevoli, 87contrari e un astenuto. Raggiunta quindi la maggioranza assoluta dei voti necessaria per l'approvazione della misura prevista nel Documento di Economia e Finanza e che da esecuzione alla procedura eccezionale. Il Def infine con voto separato è stato approvato con 156 voti favorevoli, 92 contrari e 2 astenuti.

Come annunciato ieri in una lettera inviata dal Governo italiano alla commissione europea, il nostro Paese non raggiungerà il pareggio di bilancio nel corso del 2015, rinviandolo al 2016 a causa dei pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione e della fase ancora critica che attraversa il Paese. Lo ha ribadito questa mattina il Ministro dell'economica, Pier Carlo Padoan, che oggi sarà in Parlamento prima al Senato e poi alla Camera  in occasione del voto sul Def 2014. Prendendo la parola a Palazzo Madama, Padoan ha illustrato nel dettaglio le motivazioni dei provvedimenti previsti dal documento di economia e finanza spiegando come mai il governo abbia deciso il rinvio del pareggio di bilancio, chiedendo per questo un voto a maggioranza assoluta. "Per favorire il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione il governo ha intenzione di avvalersi della procedura eccezionale" che prevede che per il rinvio del pareggio di bilancio si voti una relazione a maggioranza assoluta. Sul Def, infatti, oggi ci sarà un doppio voto, uno a maggioranza semplice sul documento e uno specifico a maggioranza assoluta per il rinvio del pareggio di bilancio.

L'Italia comunque si trova ancora in "circostanze eccezionali" e nel 2014, la ripresa sarà "ancora lontana da livelli accettabili" ha spiegato Padoan, aggiungendo: "Nonostante i segnali di ripresa dell'anno in corso, anche nel 2014 il gap rimarrà molto negativo, la ripresa economica ancora fragile e la situazione del mercato del lavoro rimane ancora difficile". Padoan comunque ha assicurato che il Governo attuerà "un piano per raggiungere pienamente il pareggio nel 2016". "Le misure correttive per i prossimi anni, e il piano di dismissioni, assicurano già dal prossimo anno il rapido rientro del maggior rapporto debito/Pil, conseguente all'ulteriore pagamento dei debiti pregressi" ha spiegato il ministro dell'Economia, sottolineando: "Il profilo programmatico del rapporto debito/Pil rispetta così la regola del percorso di convergenza del debito verso il parametro europeo del 60% già nel 2015".

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