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Padoan: “In 3 anni 800mila posti di lavoro. Vantaggi per i redditi bassi”

Il ministro dell’Economia: “grazie a questa Manovra ci sono le condizioni per la ripresa”. Poi rivolge un appello agli imprenditori: “Ora create occupazione”.
A cura di Biagio Chiariello
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“La legge di stabilità è pronta, vediamo gli ultimi dettagli in queste ore. Domattina (oggi, ndr) sarà al Quirinale”. Lo ha detto il ministro dell'Economia Carlo Padoan che, intervistato ‘In mezz'ora' si è soffermato sulla manovra, tra le cui conseguenze positive potrebbe esserci la creazione di 800mila posti di lavoro a partire dal 2015 per tre anni. “Potrebbe essere così” ha detto Padoan a Lucia Annunziata, sottolineando però che "potremmo sbagliarci per difetto”. Manovra dalla quale “ci guadagnano i redditi bassi“, mentre “chi perde sono quella fascia di persone che hanno lucrato sugli sprechi” e “gli evasori fiscali”. Per gli sgravi sul lavoro “abbiano mobilitato 1,9 miliardi, ma se non saranno sufficienti significa che l’economia avrà ripreso” perché ci saranno nuove assunzioni, per le quali “ci saranno risorse aggiuntive”, ha spiegato il ministro. D'altra parte se tutto andrà come previsto, le assunzioni si concretizzeranno anche in maggiori imposte versate dai lavoratori interessati, per cui “sarà una misura che si autofinanzierà”.

Padoan fa un appello agli imprenditori

Quindi Padoan si è rivolto gli imprenditori: “Il Paese è bloccato da due decenni. La responsabilità è di tutti, anche dei sindacati. Il Paese va sbloccato. Mi rivolgo agli imprenditori. Ci sono sgravi molto significativi, lo ha detto anche Squinzi. Adesso investite e create occupazione”. Padoan ha poi fatto una precisazione in merito alla stretta sui fondi pensione, per i quali il conto del fisco salirà dall’11,5 al 20%: “L’adeguamento della tassazione sui fondi pensione è inferiore ad altre categorie. Si collega a una filosofia di adeguare il trattamento ai valori medi europei. Non stiamo svantaggiando i fondi pensione”. La legge di Stabilità potrebbe incontrare degli ostacoli a livello europeo? Il Ministro si dice fiducioso: “Pensiamo di essere in regola”, anche perché “il rapporto deficit/Pil continua a scendere e siamo all'interno del Patto di stabilità”. Tuttavia non manca il richiamo alle Camere: “Il Parlamento vorrà dire la sua ed è sacrosanto. Ma la Finanziaria di quest’anno è molto compatta nelle sue componenti e nelle sue cifre globali e così deve rimanere. Altrimenti l’efficacia complessiva viene meno” afferma Padoan.

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