Otto cuccioli salvati dopo essere stati abbandonati sotto il sole in strada
Otto cuccioli sono stati salvati giusto in tempo dopo essere stati messi in un bidone e lasciati al centro in una strada di campagna, nei pressi di Orpington, nel Kent in Gran bretagna, da un padrone senza scrupoli che sicuramente voleva farli morire. Gli otto cagnolini sarebbe morti sotto il sole rovente di lì a poco se non fossero stati trovati e per fortuna salvati da un automobilista di passaggio. L’uomo incuriosito da quel bidone al centro della strada, infatti, è sceso dal mezzo e guardando al suo interno ha scoperto gli otto cuccioli all’interno che erano già in cattive condizioni. Gli animali in effetti erano disidratati, a quel punto l’automobilista li ha presi e portati in un centro per animali dove il personale si è preso cura di loro. Gli otto cuccioli grazie alle cure del personale del Foal Farm Animal Rescue Centre hanno avuto un veloce recupero e ora fortunatamente stanno bene. Adesso si spera che BonBon, Humbug, Dib Dab, Jelly Bean, Marte, Fudge, Crunchie e Bounty, questi i nomi degli otto cuccioli, possano trovare nuove case e nuovi padroni che si possano prendere cura di loro e garantirgli tanto affetto.
Un abbandono di cani crudele
“Qualcuno ha telefonato. Era molto turbato e ha detto di aver trovato un bidone pieno di cuccioli e non sapeva cosa fare” ha dichiarato il direttore del centro, Debra Taylor, raccontando la storia dei piccoli animali. La donna ricorda che quando l’uomo è arrivato con gli animali al centro, i cuccioli erano “surriscaldati e ansimanti. Li abbiamo subito portati in una stanza fresca e curati”. “Sarebbero arrostiti vivi se qualcuno non li avesse trovati” ha aggiunto Debra Taylor, ricordando che quello era stato uno dei giorni più caldi con temperature superiori ai 30 gradi. Gli operatori del centro spiegano che nonostante arrivino animali abbandonati quasi tutti i giorni questo è uno dei casi che li ha sconvolti di più soprattutto pensando alla crudeltà con cui il loro padrone ha cercato di ucciderli. Purtroppo sarà praticamente impossibile risalire all’autore di tanta crudeltà perché non c'è nessun microchip sui cuccioli.
