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Ossessionata dai selfie e dal suo corpo, 18enne presa in giro su Facebook si suicida

Lo scorso maggio, Hannah si è tolta la vita. I genitori hanno scoperto che sullo smartphone aveva migliaia di selfie scattati ad ogni singola parte del suo corpo, con accanto commenti negativi sul proprio aspetto. La ragazza in passato aveva sofferto di un disturbo alimentare.
A cura di B. C.
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Hannah Carpenter, 18enne trovata morta nei boschi vicino alla sua casa di Redruth, in Cornovaglia, il 31 maggio scorso, si sarebbe suicidata. Almeno questo è quanto dice il risultato dell’autopsia effettuato sul suo corpo, ordinata dalle autorità britanniche. Hannah era una ragazza che aveva un’ossessione maniacale per i selfie. Ma il suo corpo non le piaceva.  Sono stati i genitori a scoprilo, dopo aver trovato sul suo smartphone migliaia di immagini scattate da Hanna a ogni singola parte del suo corpo, con accanto commenti negativi sul proprio aspetto e sul proprio peso. Non è tutto. Sembra che la 18enne fosse presa di mira continuamente da alcuni bulli, suoi compagni di scuola, su Facebook.

Il padre, David Carpenter, 45 anni, ha spiegato alle autorità come la figlia avesse sviluppato un disturbo alimentare a 13 anni, per il quale si era sottoposto ad un trattamento specialistico: nonostante le rassicurazioni del medico, la questione era tutt’altro che risolto. O meglio, dal corpo il disturbo si era trasferito alla mente. Ad accertarlo, la miriade di foto con relativi commenti che si scattava “Sembra incredibile – dice David – Lei era incantevole, ma si sentiva in sovrappeso e senza alcun talento. Non riusciva a vedere in se stessa quella bella e giovane donna che noi tutti vedevamo: nello specchio non trovava quello che avrebbe voluto essere. Aveva una famiglia amorevole intorno a lei, un fidanzato buono e lavoratore, era bella, era brava, aveva tutto, ma per lei non era abbastanza, tutto questo non contava. Contava solo il suo aspetto”.

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