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Orrore a Pola, bimbo di tre anni strangolato e gettato in mare

Il corpicino privo di vita di un bambino di tre anni è stato ritrovato a Pola, in Istria, riverso in pochi centimetri in località Vallelunga. Il piccolo sarebbe stato strangolato. Interrogate dalla polizia quattro persone, tra cui la madre del bimbo.
A cura di Angela Marino
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Il corpicino privo di vita di un bambino di tre anni è stato ritrovato sulla riva di Pola, in Istria, a pochi passi da una caserma abbandonata dell'ex Armata popolare jugoslava. Da un primo esame esterno i medici hanno concluso che il piccolo è stato strangolato e abbandonato su un fondale roccioso in pochi centimetri d'acqua, dove è stata la madre a trovarlo.

Il ritrovamento

Sarà il medico legale Ilijia Kucinar a effettuare l'autopsia sul corpo per accertare le cause della morte. Come riporta la stampa locale, la scomparsa del bimbo sarebbe stata denunciata martedì sera intorno alla mezzanotte dalla madre, una donna di 32 anni. Mercoledì mattina la 32enne ha condotto la polizia sul luogo del ritrovamento, a circa un chilometro dalla abitazione in cui la donna viveva da sola con il bimbo, in località Vallelunga. Al momento la polizia sta interrogando quattro persone tra cui la madre del piccolo.

Interrogata la madre

Madre e figlio si erano trasferiti a Pola da Velika Kladuša in Bosnia-Eregovina, dove la donna viveva con il marito dal quale ora è separata. Le indagini sulla vicenda sono guidate dal sostituto procuratore regionale Eddy Putigna. Il caso riporta alla memoria il brutale assassinio del piccolo Daniele Gravili, tre anni trovato agonizzante nell'estate del 1992 su una spiaggia di Lecce. Il piccolo era stato abusato sessualmente e soffocato nella sabbia. Il suo assassino non è mai stato trovato.

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