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“Ormoni ai bambini per farli diventare gay”: il delirio di un’insegnante su una rivista parrocchiale

Cristina Zaccanti, insegnante di italiano, ha scritto una riflessione su una rivista parrocchiale affermando, tra le altre cose: “L’Oms prevede la masturbazione a partire dai tre anni per far sperimentare al bambino le proprie pulsioni così da alimentare l’esperienza omosessuale”.
A cura di Davide Falcioni
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65 anni, coniugato e pregiudicato, che da otto anni lavorava in una scuola elementare di Vimercate, Monza. Secondo l’accusa adescava alunne che non avevano ancora 10 anni e le palpeggiava nelle parti intime.

Lei si chiama Cristina Zaccanti, è un'insegnante di Italiano e Storia al liceo Botta di Ivrea ed ha firmato un articolo sul giornale parrocchiale di Rivarolo Canavese che ha dell'incredibile. La donna, infatti, sostiene che omosessualità e pedofilia sarebbero "metodi pedagogici ammessi dall'Onu" e che addirittura l'Organizzazione Mondiale della Sanità prevederebbe nelle scuole materne "la masturbazione a partire dai tre anni per far sperimentare al bambino le proprie pulsioni così da alimentare l'esperienza omosessuale". Affermazioni incredibili contenute in un pezzo della rubrica "L'angolo della Riflessione" della rivista della diocesi. Nell'articolo l'autrice arriva persino a sostenere che "in nome del diritto del bambino alla propria autodeterminazione in Inghilterra, ma anche in alcune scuole italiane, si somministrano ormoni affinché venendone ritardata la crescita, abbiano più tempo per decidere".

"Le coppie sterili? Avvantaggiano le case farmaceutiche"

La rivista è finita nelle case di Rivarolo Canavese, citta di 12mila abitanti a due passi dal Gran Paradiso. A leggere le incredibili invettive sono state anche alcuni aderenti al Coordinamento Torino Pride, che riunisce associazioni del mondo omosessuale della regione, che non ha osato a bollare quello che è stato chiamato "L'angolo della riflessione" come "l'angolo della mistificazione e della falsità, perle orripilanti". Una di queste sostiene che le coppie sterili "vanno a vantaggio delle case farmaceutiche che producono ormoni". E sul decreto Scalfarotto, che intende punire l'omofobia, si prevederebbe la "rieducazione in un campo Lgbt (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender) per chi affermerà di essere a favore della famiglia naturale e contrario alle adozioni di bambini da parte di coppie omosessuali". Insomma, affermazioni a dir poco insensate, che tuttavia Cristina Zaccanti ha trovato il modo di giustificare: "Tutto quello che dico è scritto su documenti e pubblicazioni che sono su internet e che posso presentare in qualunque momento".

Il direttore della rivista, don Roffino: "Ho chiesto io quell'articolo"

Ma a difendere l'articolo scritto sul settimanale diocesano "Il risveglio popolare" è stato anche il responsabile della pubblicazione, don Raffaele Roffino, che ha spiegato a La Stampa: "Si tratta di un articolo firmato, le cui opinioni non appartengono né a me, né alla parrocchia. Quella pagina si chiama proprio “L’angolo della riflessione” perché riporta opinioni espresse a titolo personale. Si parla molto di questi temi – ammette il parroco – e anche per la chiesa si tratta di un argomento aperto. Ho chiesto alla Zaccanti di scrivere un articolo perché, nelle ultime settimane, ha pubblicato diversi pezzi sul tema attraverso le pagine del settimanale della diocesi d’Ivrea. Ero certo che avesse già acquisito una certa esperienza".

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