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Opg, il Governo nomina un commissario per la chiusura degli ex manicomi

Si tratta di Franco Corleone, garante dei detenuti della Toscana. Questo è “l’utimo passaggio per la soluzione storica di un problema che ha fatto dibattere animatamente in questi anni le istituzioni, le associazioni e le organizzazioni sindacali”, ha spiegato il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo.
A cura di Claudia Torrisi
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Gli ospedali psichatrici giudiziari avrebbero dovuto chiudere un anno fa. Al loro posto adesso ci dovrebbero essere le Rems, le Residenze per l’esecuzione della misura di sicurezza. Molte regioni, però, sono indietro: le residenze non sono pronte e gli Opg ancora funzionanti. Per questo il Consiglio dei ministri ha nominato un commissario unico per il superamento degli Ex Opg, Franco Corleone, garante dei detenuti della Toscana. Si tratta "dell'ultimo passaggio per la soluzione storica di un problema che ha fatto dibattere animatamente in questi anni le istituzioni, le associazioni e le organizzazioni sindacali", ha spiegato il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo. "Siamo molto soddisfatti – ha aggiunto – che le decisioni del Governo siano state quelle di commissariare le sei regioni che ancora non sono riuscite a chiudere il doloroso capitolo degli Opg". Il compito di Corleone sarà quello di assicurare il completamento delle Rems nelle sei regioni commissariate: Piemonte, Toscana, Veneto, Abruzzo, Calabria e Puglia. Per De Filippo non è una sanzione, "ma di una fase di accompagnamento e affiancamento per quei territori che non sono ancora riusciti a superare il vecchio, desueto, incivile impianto degli ex manicomi criminali e che, con il lavoro del commissario, porteranno sicuramente a compimento". Il mandato del commissario, spiega una nota del comitato StopOpg, "riguarda tutto il territorio nazionale, per la piena e corretta applicazione della legge 81/2014, che privilegia decisamente misure di sicurezza alternative alla detenzione con progetti di cura e riabilitazione individuale. E questo è possibile nella stragrande maggioranza dei casi, come indicano le Relazioni al Parlamento". Per Corleone la nomina è "un incarico di grande responsabilità, in cui intendo gettarmi a capofitto, con l’intenzione di fare il prima possibile": "Bsogna fare i salti mortali perché le persone ancora internate negli Opg sono in una situazione di illegalità, tanto che molti hanno fatto ricorso al Tribunale di Sorveglianza ottenendo ragione".

Il tempo a disposizione del commissario sarà di sei mesi. Secondo Corleone "un tempo un ragionevolmente breve, ma d’altronde il mio compito deve essere quello di recuperare il ritardo accumulato, visto che è passato quasi un anno dal termine ultimo per la chiusura degli Opg". Per il comitato stopOpg, da tempo impegnato nel superamento di queste strutture, la nomina del commissario è "una buona notizia. L’abbiamo sollecitata da mesi e finalmente è arrivata".

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