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Omicidio Vasto, condannato a 30 anni Fabio Di Lello

La corte di Assise di Lanciano ha condannato a 30 anni di carcere Fabio Di Lello, il panettiere che lo scorso 1 febbraio, a Vasto, uccise il giovane che aveva travolto e ucciso la moglie in un incidente stradale.
A cura di Angela Marino
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Italo D'Elisa, Fabio Di Lello e Roberta Smargiassi
Italo D'Elisa, Fabio Di Lello e Roberta Smargiassi

La corte di Assise di Lanciano ha condannato a 30 anni di carcere Fabio Di Lello, il panettiere che lo scorso febbraio uccise Italo D'Elisa, il giovane che aveva travolto e ucciso la moglie Roberta Smargiassi, in un incidente stradale. Nell'ultima udienza del processo che si è celebrato con rito abbreviato al tribunale abruzzese, il pm Giampiero Di Florio, aveva chiesto per il 34enne la pena dell'ergastolo. La corte d'Assise ha pronunciato la sentenza dopo aver esaminato le ultime memorie depositate dalle parti, in particolare la richiesta di perizia psichiatrica sull'imputato difeso dai legali di Di Lello, avvocati Giovanni Cerella e Pierpaolo Andreoni avanzata dalla difesa che ha presentato anche ulteriori documenti sanitari che attestano la sua instabilità psichica. Nell'ultima udienza Di Lello si era detto: "Pentito e dispiaciuto per quanto fatto".

L'omicidio risale al 1° febbraio 2017. Di Lello sorprese Italo D'Elisa, 21 anni, all'esterno di un bar a Vasto, a pochi chilometri da Chieti, dove lo freddò con tre colpi di pistola. Dopo l'omicidio, il panettiere si è costituì dopo aver deposto sulla tomba della moglie l'arma che l'aveva ‘vendicata', una calibro 9 regolarmente detenuta. Da allora l'uomo ha atteso la sentenza in carcere. L'incidente stradale in cui ha perso la vita Roberta Smargiassi – all'epoca incinta – risale invece a luglio 2016. La donna perse la vita travolta dall'auto di d'Elisa, mentre attraversava un incrocio in scooter. Un video circolato su Whatsapp e subito rimosso dalle autorità giudiziarie, mostrava la dinamica del sinistro, con D'Elisa che attraversava l'incrocio con il rosso. Il giovane, che risultò negativo al drug test, si fermò a soccorrere la vittima.

Dopo l'incidente la cittadina abruzzese si era riempita di manifesti che invocavano giustizia per la giovane donna. Sette mesi dopo, Di Lello ha affrontato per un ultimo fatale incontro il giovane D'Elisa, che attendeva il giudizio in regime di libertà. Dopo il delitto la famiglia della vittima ha denunciato il clima di rabbia e di odio nei confronti del figlio maturato a Vasto.

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