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Omicidio Noventa, la Cacco racconta: “Debora mi chiese di pulire il sangue”

Nel corso della seconda udienza dell’incidente probatorio per l’omicidio di Isabella Noventa è stata ascoltata la deposizione di Manuela Cacco, una dei tre indagati per l’assassinio della segretaria di Albignasego. Sono attesi anche gli interrogatori dei fratelli Debora e Freddy Sorgato: “Abbiamo intenzione di farci interrogare dal pm, il racconto di Manuela non ci convince” hanno detto i legali di Debora.
A cura di Angela Marino
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Manuela Cacco e Debora Sorgato
Manuela Cacco e Debora Sorgato

"Debora si è raccomandata di pulire accuratamente la cucina perché qualche goccia di sangue poteva essere caduta sul pavimento". Manuela Cacco inchioda l'amica Debora Sorgato nel corso della seconda udienza dell'incidente probatorio per l'omicidio di Isabella Noventa. La tabaccaia veneziana ha raccontato ai giudici la sua verità su quel 15 gennaio del 2016 quando la 55enne è stata uccisa nella villetta di Freddy Sorgato a Noventa Padovana. Presenti in aula i due complici Freddy e Debora Sorgato. Il primo è rimasto in silenzio mentre l'ex amante rispondeva alle domande; Debora, invece, si è messa più volte le mani nei capelli ascoltando le risposte dell'ex amica.  Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Isabella – il cui corpo non è mai stato trovato – sarebbe stata uccisa a colpi di martello da Debora nella cucina del fratello, la stessa che poi ha chiesto di ripulire alla complice.

Manuela Cacco: "La Sorgato? Quando le ricerche sono finite ha tirato un sospiro"

"Ci siamo trovati a casa di Debora, c’era anche Freddy – ha detto Manuela – Guardavamo la televisione. E abbiamo appreso che la polizia aveva interrotto le ricerche del cadavere nelle acque del Brenta. Debora ha reagito con un gesto eloquente. Un sospiro di sollievo. Come se volesse dire: ce l’abbiamo fatta!". La donna si riferisce alle operazioni di ricerca nel fiume Brenta nel corso delle quali un sommozzatore napoletano ha perso la vita. Era stato Freddy Sorgato, nella sua prima confessione, a riferire di aver gettato il corpo nel fiume dopo aver ucciso Isabella accidentalmente nel corso di un gioco erotico. L'uomo aveva tentato di scagionare la sorella e l'amante, il cui coinvolgimento, però, è apparso subito evidente dall'analisi dei tabulati telefonici e del gps delle loro auto la notte dell'omicidio.

Atteso l'interrogatorio di Freddy e Debora

Anche Debora Sorgato verrà presto ascoltata dai giudici. "Il racconto di Manuela non ci convince – ha detto Carlo Augenti, legale di Debora Sorgato – Per questo abbiamo intenzione di farci interrogare dal pm una volta terminato l'incidente probatorio per raccontare la nostra verità. Prima della conclusione delle indagini preliminari". Un esempio che suo fratello Freddy potrebbe seguire, contribuendo a mettere in discussione la verità della Cacco.

L'omicidio di Isabella Noventa

Isabella Noventa è scomparsa la sera del 15 gennaio 2016 da Padova. Quella sera aveva cenato alla pizzeria Est Est Est con il suo ex fidanzato Freddy Sorgato, con il quale aveva avuto una burrascosa relazione durata tre anni, un periodo durante il quale era stata anche vittima  di stalking da parte di una misteriosa molestatrice. Sorgato finisce immediatamente in cima alla lista dei sospettati insieme alla sorella Debora e all'amante Manuela Cacco. Le indagini della Procura di Padova dimostrano che la notte della scomparsa Freddy aveva portato Isabella a casa sua, invece di accompagnarla in piazza Insurrezione, dove diceva di averla salutata la sera tardi e dove una donna con gli abiti di Isabella era stata ripresa dalle telecamere. La donna altri non era che Manuela Cacco, protagonista di una messa in scena che avrebbe dovuto simulare il passaggio della segretaria in quella piazza, per depistare le indagini. Pochi mesi dopo Sorgato viene arrestato per omicidio e occultamento di cadavere. Sorgato confessa di aver ucciso la ex in un gioco erotico finito male, nel tentativo di attirare su di sé la responsabilità dei fatti. Agli inquirenti dice di aver gettato il corpo nel Brenta, ma dopo giorni di ricerche infruttuose le operazioni vengono sospese. Intanto gli inquirenti vanno avanti in filone di indagine parallelo a quella per la morte di Isabella: stalking. In tre anni la 55enne era stata vittima di pedinamenti, telefonate e messaggi persecutori. Gli investigatori sospettano prima di Debora e poi di Manuela, ora indagata formalmente. Unico punto interrogativo del caso resta il movente. Perché i tre hanno orchestrato la trappola della serata in pizzeria e poi ucciso brutalmente la segretaria nella villetta di Sorgato? Un mix di gelosia, invidia e rabbia, secondo le ipotesi degli inquirenti avrebbe spinto il "diabolico trio" a progettare la morte di Isabella. Non è escluso neanche il movente economico, sul quale i magistrati hanno indagato a lungo.

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