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L'omicidio Meredith Kercher

Omicidio Meredith, Sollecito: “Finito mio sequestro, ora forse scriverò un libro”

Il ragazzo pugliese, assolto in Cassazione insieme ad Amanda Knox, parla in conferenza stampa con i suoi avvocati ed il padre Francesco. “Sono stato additato come un assassino senza uno straccio di prova. La mia famiglia è stata fatta a pezzi, sbriciolata”.
A cura di Biagio Chiariello
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“Mi sento oggi come un sequestrato a cui hanno ridato la libertà. non capisco il perché di tanto odio” E’ iniziata con queste parole l’attesa conferenza stampa dopo l'assoluzione per il processo per l’omicidio di Meredith Kercher di Raffaele Sollecito, definitivamente assolto in Cassazione, insieme ad Amanda Knox. Con lui, al centro congressi Cavour a Roma, ci sarà il padre Francesco e gli avvocati Giulia Bongiorno, Luca Maori e Francesco Mastro. “Ringrazio tutti coloro che mi hanno aiutato: senza il loro supporto non avrei avuto la forza di arrivare fino a qui. Ringrazio in particolare mio padre, i miei avvocati e i miei familiari”, prosegue Sollecito alla conferenza stampa a Roma. ”Sono stato additato come un assassino senza uno straccio di prova. La mia famiglia è stata fatta a pezzi, sbriciolata. Non è vero che non mi aspettavo questa sentenza: questa sentenza doveva finire così”.

Sollecito: "Forse scriverò un libro"

Non mancano le domande su Amanda. "Le auguro ogni bene", dice Raffaele Sollecito, nel corso della conferenza stampa. "Il rapporto con Amanda era una storia di affetto tra due ragazzi poco più che adolescenti", ha ricordato il ragazzo pugliese, che ora sta pensando di scrivere un libro sulla sua storia. "Forse lo farò, ma ora voglio dimenticare. Questa ferita non si rimarginerà mai purtroppo. Ringrazio i giudici che mi hanno risarcito di tante sofferenze, la ferita non smetterà mai di sanguinare, non si cicatrizzerà mai. Sono completamente estraneo a tutta questa vicenda", dice.

Ho una lista infinita di momenti brutti: 7 anni e 5 mesi è un tempo infinito quando si vive in una tragedia infernale che fa parte della tua esistenza. Tra i momenti più brutti, quello del mio arresto. Ora potrò vivere come un ragazzo della mia età. Non avevo nulla a che fare con quell'omicidio, mi sembrava tutto surreale".

"Non accetto mai più di essere definito assassino e mi tutelerò nelle sedi opportune nel caso ce ne fosse bisogno", avverte Sollecito in conferenza stampa. L'avvocato Bongiorno ha aggiunto che quello di oggi è "un contributo che vuole dare Raffaele, una sua dichiarazione, che vi darà contezza del suo stato d'animo. Non è una conferenza tecnica. Non intendiamo rifare il processo; questo è un incontro con i giornalisti visto che altrimenti non lo lascereste continuare a vivere. Non intendiamo parlare di tecnicismi".

Sollecito: "Dispiaciuto per la famiglia di Meredith"

"A me dispiace che la famiglia di Meredith sia delusa dalla sentenza. Questa sentenza è la verità processuale che stavolta è coincidente con i fatti. Io non ho nulla a che fare con il delitto. Meredith la conoscevo pochissimo, non avevo motivi per avere astio e rendermi partecipe di un delitto orribile. Spero che loro riconoscano questa verità dei fatti. Guede non lo conosco affatto. Amanda l'ho sentita ultimissimamente, le ho fatto gli auguri, siamo entrambi molto felici. Ha festeggiato con la sua famiglia", ha detto anche Sollecito.

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