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Omicidio Loris, si cerca lo zainetto. La mamma: “Ho detto la verità, sono innocente”

Sette giorni fa l’omicidio del piccolo Andrea Loris Stival a Santa Croce Camerina. L’auto di Veronica Panarello non avrebbe mai raggiunto la scuola, ma secondo un rapporto di polizia sarebbe transitata vicino al luogo in cui è stato ritrovato il corpo del figlio. Intanto gli elicottero delle forze dell’ordine sorvolano le campagne alla ricerca dello zainetto del bimbo.
A cura di Susanna Picone
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UPDATE – Da questa mattina elicotteri della polizia e dei carabinieri sorvolano le campagne intorno a Santa Croce Camerina. L'ipotesi degli inquirenti, infatti, è che lo zainetto – di colore blu e con le cinghie gialle – sia stato gettato da qualche parte o dall'assassino o da qualcuno che potrebbe averlo aiutato. Intanto, come era accaduto in altri casi di omicidi ai bambini, il luogo del ritrovamento del corpo è diventato meta di molti curiosi. Qualcuno ha lasciato un bigliettino con un mazzo di fiori e un pupazzo con su scritto: "Buon viaggio, piccolo Loris! Che tu possa trovare in cielo la pace che in terra non hai avuto".

“Io ho detto la verità, sono innocente, qui sono tutti contro di me”: a pronunciare queste parole è Veronica Panarello, madre del piccolo Andrea Loris Stival, il bambino di 8 anni ucciso esattamente una settimana fa a Santa Croce Camerina, nel Ragusano. La 25enne, che oltre a Loris ha anche un altro figlio più piccolo, ha urlato la sua innocenza questa mattina dal balcone di casa. Nelle ultime ore la sua ricostruzione dei fatti è stata messa in dubbio dagli investigatori che indagano per scoprire chi ha ucciso il piccolo Loris. Anche dall’ultimo rapporto della polizia è emerso un importante dettaglio, quello relativo al passaggio della auto di Veronica Panarello a quasi 50 metri dal luogo del ritrovamento del corpo del bambino, in contrada Vecchio Mulino. L’auto della mamma di Loris, secondo questo scenario, non sarebbe mai arrivata davanti all'ingresso della scuola, ma intorno alle 9.30 avrebbe imboccato la strada che conduce al vecchio mulino. C’è anche un buco temporale che mette in dubbio il racconto della mamma di Loris: Veronica Panarello, secondo gli investigatori, sarebbe rimasta per 36 minuti a casa con il figlio, dalle 8,49 alle 9,20 circa. Il bambino, uscito da casa, avrebbe fatto ritorno a casa alle 8,32.

Il cacciatore indagato: “Siamo sulla strada giusta”

Secondo Orazio Fidone, il cacciatore che sabato pomeriggio ha trovato il corpo senza vita del piccolo Loris, gli investigatori stanno procedendo sulla strada giusta e arriveranno a scoprire chi ha ucciso il bambino nel Ragusano. L'uomo, che è indagato per atto dovuto per sequestro di persona e omicidio, è tornato a parlare in piazza e ha spiegato di non essere pentito di avere trovato il corpo: “Sono sereno, lo rifarei”, ha spiegato. Fidone ha affermato di “sentirsi più sollevato” anche se sostiene di “non aver mai avuto paura di restare impigliato” nella rete delle indagini. Secondo il cacciatore è però importante che “i giornalisti separino i due fatti, il paese e quello che è accaduto, perché la nostra è una comunità sana”.

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